"I sentieri di Alcide", escursioni con audio racconto a tappe
Tre appuntamenti con la voce dell’attore Andrea Castelli, alla scoperta dei percorsi nel Tesino, in val di Fiemme e in val di Sella, grazie alla collaborazione tra la Sat e la fondazione trentina De Gasperi
IMMAGINI Fra montagna e storia sui sentieri di Alcide De Gasperi
Montagna e politica, Alcide De Gasperi le amò entrambe con un rispetto profondo. Da questo legame è nato il progetto “I Sentieri di Alcide”: tre escursioni, accompagnate ciascuna da un audio racconto a tappe - con la voce dell’attore Andrea Castelli - nel Tesino, in val di Fiemme e in val di Sella.
Luoghi cari allo statista per immergersi nella natura e per meditare su valori quali l’ascolto, la pazienza e la responsabilità, mettendo in connessione la cultura della montagna e il senso dell'impegno per la propria comunità.
Il “Sentiero dell'Ascolto" è il primo percorso, che parte dal Museo Casa De Gasperi in centro a Pieve Tesino e si concentra sugli anni della formazione dello statista.
Il Sentiero dell'Ascolto verrà inaugurato nell'ambito dell'annuale appuntamento della Lectio degasperiana, in programma lunedì 18 agosto alle 17 nel Centro polifunzionale di Pieve Tesino.
La voce di Andrea Castelli lungo i sentieri dedicati a De Gasperi
Tesino, val di Fiemme e val di Sella sopra Borgo Valsugana sono i luoghi cari allo statista trentino che ora sono rivisitati grazie anche a tre sentieri tematici, promossi nell'ambito di un progetto curato dalla Sat e dalla Fondazione De Gasperi per immergersi nella natura e per meditare su valori quali l’ascolto, la pazienza e la responsabilità. Il “Sentiero dell'Ascolto" è il primo percorso, che parte dal museo Casa De Gasperi Pieve Tesino e si concentra sugli anni della formazione del leader Dc
Dopo la relazione di Gianfranco Astori, Consigliere del Presidente della Repubblica, ci sarà la lettura di Andrea Castelli a presentare ufficialmente il primo dei "Sentieri di Alcide" davanti al pubblico e alle autorità. I due successivi Sentieri – il “Sentiero della Pazienza” a Predazzo e il “Sentiero della Responsabilità” in Val di Sella – verranno inaugurati nel 2026.
Il progetto nasce dall’unione delle sensibilità di SAT e Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, con il supporto fondamentale della Commissione sentieri SAT che, grazie all’impegno di numerosi volontari e volontarie, ha reso possibile la realizzazione dei sentieri individuati.
Così Cristian Ferrari, presidente della Sat: “Alcide De Gasperi è stato un uomo profondamente legato alla montagna, che ha saputo trasformare in visione politica i valori appresi tra i suoi sentieri: la sobrietà, la tenacia, il rispetto dei tempi lunghi e del bene comune. Con l’inaugurazione di questi percorsi, desideriamo onorare non solo la sua figura di statista, ma anche il suo radicamento nelle terre alte del Trentino. Camminare oggi ‘sui passi di Alcide’ significa riscoprire un modo diverso di vivere la montagna: più lento, più consapevole, più attento. È un invito a riflettere, ad ascoltare il silenzio e a lasciarsi ispirare da un uomo che ha saputo salire in alto restando sempre con i piedi per terra”.
Ad occuparsi della sceneggiatura e quindi dei dialoghi è Marco Odorizzi, direttore della Fondazione trentina Alcide De Gasperi, con la consulenza di Jacopo Giacomoni, Paola Bertoldi: “La figura di Alcide De Gasperi oggi sta tornando prepotentemente a imporsi quale modello ispiratore per chi ha a cuore la politica, la democrazia e il bene comune. La sua è una personalità ricca, capace di farsi scoprire in modi diversi e con declinazioni molto più sfaccettate di quelle che normalmente si conoscono. Su questa scia e inseguendo un’intuizione del nostro Presidente, Beppe Tognon, da alcuni anni la nostra Fondazione ha iniziato a ragionare sulle profonde corrispondenze che si realizzano in De Gasperi tra spiritualità della montagna e cultura politica. Appassionato alpinista e socio SAT, De Gasperi imparò dalla montagna valori importanti che trasfuse nel suo modo di fare e vivere la politica. I Sentieri di Alcide nascono per raccontare questa corrispondenza e per ricordare al Trentino (e non solo), che la montagna è un patrimonio prezioso: non solo un luogo di cui godere, ma una compagna di vita, che ci parla ed educa”.
Durante il cammino si andranno ad incontrare alcuni punti d’ascolto fruibili inquadrando un QR Code o direttamente da un pdf interattivo.
Ad entrare nei dettagli tecnici, Franco Buffa, vicepresidente della Commissione Sentieri della SAT. “La Commissione Sentieri tramite il Gruppo Intervento Sentieri (GIS) e in collaborazione con la Sezione del Tesino ha individuato, progettato e realizzato i percorsi scelti per la creazione del ‘Sentiero dell'Ascolto’ sul Monte Silana. I volontari della SAT hanno contribuito complessivamente con circa 400 ore di lavoro, pari a 50 giornate uomo. Lungo il percorso sono posizionate le classiche tabelle segnavia della SAT con le mete e i tempi per raggiungerle ed in punta il logo de ‘I sentieri di Alcide’ rappresentante il profilo del viso di Alcide De Gasperi. È un’escursione che non presenta difficoltà tecniche particolari, è comunque impegnativa per il dislivello complessivo di 960 metri. Il tratto a monte delle Grave presenta un passaggio leggermente esposto dove è bene prestare attenzione. Si può scegliere di ridurre dislivello e lunghezza dell'itinerario accedendo al Monte Silana dalla Val Malene o da Castel dei Corni percorrendo un piccolo anello di 400 m di dislivello”.
Il sentiero definisce un itinerario ad anello di 13 chilometri, individuato dai segnavia E331-E331A-E331B, che porta alla cima del Monte Silana (1656 m s.m.), da cui la vista spazia sull’intero Altopiano del Tesino a meridione e sul gruppo di Cima d’Asta a settentrione. Si parte da Pieve Tesino (845 m s.m.) e si sale al Monte Silana passando per i Prati di Silana (1105 m s.m.) lungo il versante sud della montagna. Sulla cima una piccola baita al centro dell'attiguo Pra della Madonna offre possibilità di riparo in caso di necessità. Si scende poi lungo il versante nord seguendo una ex mulattiera militare fino a Castel dei Corni (1268 m s.m.) e si prosegue a nord fiancheggiando il Biotopo "I Mughi". Infine passando sul ripido fianco orientale del massiccio si risale leggermente passando a monte delle "Grave", collegandosi ai Prati di Silana per scendere lungo il percorso di salita fino a Pieve al Museo Casa De Gasperi.
Ad intervenire alla conferenza stampa il presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, Claudio Soini: “Il progetto ‘I sentieri di Alcide’ trova la mia piena e convinta adesione ideale, perché lo vedo in perfetta sintonia con quanto il Consiglio provinciale sta a sua volta facendo, nello sforzo di far sì che la figura di De Gasperi sia sempre conosciuta e familiare a tutti i trentini. Proprio nella Giornata dell’Autonomia, il prossimo 5 settembre, per il secondo anno inaugureremo a Palazzo Trentini un ‘Album fotografico’, una serie di pannelli dedicati allo statista, colto questa volta nel suo rapporto con il popolo trentino. Già negli anni bui dell’esilio romano, De Gasperi confidava all’amico don Luigi Sturzo, in una lettera del 28 dicembre 1933, che d’estate, quando con la moglie rivedeva i suoi monti, recuperava subito «forza e colore»: la montagna — «patria della natura» — era rimasta «la nostra gioia». Mi congratulo pertanto con la SAT e la Fondazione trentina Alcide De Gasperi per l’iniziativa ‘I sentieri di Alcide’: in questi tempi che purtroppo vanno rabbuiandosi, nella concretezza e semplicità di un’attività comune – il camminare sui nostri cari monti – ci viene offerta l’opportunità di ripercorrere fisicamente gli stessi luoghi che furono per De Gasperi fonte di «forza e colore» e di immedesimarci nei valori che guidarono la sua azione pubblica, anche nelle avversità peggiori”.
Per la vicesindaca di Trento, Elisabetta Bozzarelli: “Mi pare davvero un’ottima idea quella di unire la conoscenza della montagna a quella della figura di Alcide De Gasperi. E non solo perché lo statista era un assiduo frequentatore delle vette trentine, soprattutto quelle intorno alla Val di Sella. A me pare che tra De Gasperi e la montagna ci sia una profonda sintonia: per lui non era solo un paesaggio, ma un luogo di valori e di formazione spirituale, un “altrove” rispetto al mondo romano dove lui cercava, oltre al riposo e alla pace, l’autenticità della fatica che si sperimenta nel salire in quota e la bellezza dei legami comunitari”.
Presente anche Martina Ferrai, sindaca di Borgo Valsugana: “L’iniziativa della Fondazione e della SAT, nel toccare anche il territorio di Sella, dove De Gasperi passava le sue estati e dove è morto 71 anni fa, coltiva la memoria in un modo pienamente rispettoso della figura dello statista e dell’ambiente naturale e umano peculiare della valle. Associare il percorso previsto in Sella al concetto di “responsabilità” è profondamente significativo ed è un onore per la comunità di Borgo Valsugana. Degasperi ha frequentato quei luoghi in età adulta, negli anni in cui ha dato prova della capacità di visione e della rettitudine che lo contraddistinguevano. In quei luoghi sono stati elaborati pensieri che hanno portato alla costruzione della nostra democrazia e che hanno gettato le basi dell’Europa rinata dalle ceneri della guerra. A breve sarà quindi possibile per molti attraversare i silenzi, le luci e le ombre dei boschi di Sella, con la consapevolezza che quegli stessi elementi erano così amati e ricercati da Alcide De Gasperi: una nuova possibilità di avvicinamento alla conoscenza di una figura straordinaria”.
E ancora Oscar Nervo, sindaco di Pieve Tesino: "Per la comunità di Pieve Tesino è un grande piacere accogliere il primo dei Sentieri di Alcide. Qui ebbe inizio il cammino nella vita dello statista ed è bello che, sulle sue orme, altre persone possano mettersi in cammino, trovando nel nostro paese non solo la bellezza della montagna, ma anche la ricchezza di una storia capace ispirare e stimolare".
Importante anche la sinergia con l’ambito turistico. "'I sentieri di Alcide' – sottolinea Michele Oriente, Direttore di APT Valsugana Lagorai - promuovono un escursionismo attento e identitario che narra il paesaggio ma anche le storie, i valori e le memorie che lo rendono unico. Un progetto che si sposa perfettamente con le priorità dell’APT Valsugana Lagorai: valorizzare e promuovere il territorio non solo attraverso la sua bellezza naturale, ma anche tramite il patrimonio culturale e umano che lo abita".