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Nei boschi del Tonale e dintorni, fra bramiti del cervo e colori d'autunno

In Alta valle Camonica e Alta val di Sole serie di appuntamenti attraverso le foreste in cui i larici si accendono di sfumature dorate. Dal 27 settembre al 19 ottobre, ogni sabato e domenica, in val Grande di Vezza d’Oglio si può assistere ai suggestivi duelli vocali fra i cervi maschi per affermare il proprio dominio nel rituale del corteggiamento

FOTOGALLERY Ascoltando i cervi in Alta Val di Sole e Alta Val Camonica

TONALE


L’autunno in Alta Valle Camonica e Alta Val di Sole è una stagione che sorprende per intensità e varietà. I boschi si trasformano in scenari di luce e colore, i larici si accendono di sfumature dorate e le valli alpine si riempiono dell’inconfondibile bramito dei cervi che, in questo periodo, vivono la stagione degli amori.

I maschi ingaggiano duelli vocali per affermare il proprio dominio e conquistare le femmine: un rituale di corteggiamento che puntualmente  si rinnova ogni anno. È il momento in cui la natura mostra la forza dei suoi cicli e all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio ci sono molte proposte pensate per accompagnare i visitatori in questo spettacolo visivo e sonoro attraverso un calendario di escursioni guidate che uniscono trekking, osservazione naturalistica ed educazione ambientale. 

Dal 27 settembre al 19 ottobre, ogni sabato e domenica, la Val Grande di Vezza d’Oglio diventerà un luogo di riferimento per assistere al bramito dei cervi.

L’associazione Alternativa ambiente aspetterà i partecipanti alla Casa del Parco dell’Adamello di buon mattino, per spostarsi verso l’imbocco del sentiero. L’itinerario si sviluppa per circa 16 chilometri con un dislivello di 700 metri lungo una strada agro-silvo-pastorale che attraversa tutta la vallata fino a raggiungerne la testata.

Si tratta di una camminata accessibile, senza difficoltà tecniche, che permette di trascorrere un’intera giornata a contatto con i paesaggi più autentici del comprensorio, tra boschi, radure e pascoli di alta quota, con la possibilità di ascoltare i potenti richiami dei cervi che riecheggiano in tutta la valle. Il rientro è previsto nel tardo pomeriggio, tra le 16.30 e le 17. 

Per agevolare la partecipazione, fino a fine ottobre la Val Grande di Vezza d’Oglio sarà chiusa al traffico veicolare (a eccezione di residenti e autorizzati): potrà essere raggiunta grazie a un servizio navetta su prenotazione, attivo da Piazza 4 luglio 1866 fino alla località Le Valli, a 1.550 metri di quota.

Un’altra escursione dedicata al bramito dei cervi è in programma per domenica 28 settembre nella Valle delle Messi, lungo un percorso di 9 chilometri, con un dislivello di 550 metri. La partenza è fissata alle ore 8.15 dal parcheggio degli impianti di Temù. In questo caso l’escursione è organizzata dal Parco dello Stelvio e il gruppo sarà guidato dalle Guide alpine Vallecamonica Adamello (prenotazioni al 346 5788907).

Nell’area faunistica di Pezzo (in località Pirli, sulla strada per Case di Viso, sempre all’interno del Parco nazionale dello Stelvio), dal 27 settembre e per 4 sabati (4, 11 e 18 ottobre gli altri 3 appuntamenti) si terrà invece l’Apericervo: una visita guidata con laboratorio per bambini, seguita da un gustoso aperitivo per tutti i partecipanti al bar-ristorante Ercavallo (prenotazioni al 379 2484028).

L’autunno, tuttavia, non è solo la stagione dei cervi ma anche il periodo in cui i larici si tingono di giallo e oro, offrendo panorami mozzafiato e scenari perfetti per la fotografia naturalistica. Per vivere questo fenomeno da vicino, il Parco Nazionale dello Stelvio propone due uscite per celebrare il foliage: il 12 e il 19 ottobre, con partenza dal parcheggio Ponte della Valle, nella frazione Canè di Vione.

Il percorso, lungo 12 chilometri e con un dislivello di 690 metri, si snoda tra boschi e lariceti, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi completamente nella bellezza della stagione.

Questo programma di escursioni rappresenta molto più di un invito al trekking: è infatti un’occasione per scoprire da vicino la vita dei cervi, comprendere l’importanza dei cicli naturali e osservare il paesaggio montano in una delle sue fasi più caratteristiche.

L’autunno nel Parco dello Stelvio diventa così un momento privilegiato per coniugare attività fisica, conoscenza e meraviglia, in un contesto che esprime la ricchezza della biodiversità alpina. C. L.













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