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Trento, uova contro la sede della Cgil: «Ma noi non ci fermiamo»

Il sindacato: «Restiamo conviti che stiamo portando avanti una battaglia giusta a fianco di chi lavora ogni giorno per salvare vite umane, proteggere i più fragili, raccontare la realtà e tornare il prima possibile alla normalità». Al sindacato la solidarietà di Fugatti e della giunta



TRENTO. “Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci e restiamo convinti di quello che facciamo”.

Così la Cgil del Trentino “replica” a chi la lanciato oggi, 24 gennaio, delle uova contro la porta d’ingresso della sede dei sindacato in via Muredei.

Un lancio di uova che arriva dopo altri diversi episodi legati alla posizione “pro vaccini” del sindacato guidato da Andrea Grosselli.

"I tentativi di intimidirci continuano. L’ultimo – scrive il sindacato su Facebook – è il lancio di uova davanti all’ingresso della nostra sede.

Noi, però, non abbiamo nessuna intenzione di fermarci e restiamo conviti che stiamo portando avanti una battaglia giusta a fianco di chi lavora ogni giorno per salvare vite umane, proteggere i più fragili, raccontare la realtà e tornare il prima possibile alla normalità.

Il presidente della Provincia autonoma di Trento e la Giunta provinciale esprimono solidarietà alla Cgil del Trentino e condannano l’episodio avvenuto a danno della sede del sindacato a Trento. Un gesto che arriva a pochi giorni dalla manifestazione trasversale contro la violenza e contro il clima di intimidazione, che si è svolta davanti al palazzo della Provincia con la partecipazione del vicepresidente Tonina e dell’assessore Spinelli accanto ad altri rappresentanti istituzionali, nonché del mondo sindacale e civile trentino.

“È inaccettabile ogni azione - così Fugatti e la Giunta - che contribuisce ad alimentare un clima di odio e sfiducia, in special modo in un momento come questo, in cui la necessità di tutelare la salute di tutti richiede impegno, vicinanza e coesione. La legittima manifestazione del dissenso non può mai significare mancanza di rispetto oppure, peggio, prevaricazione. Alla Cgil del Trentino va dunque la vicinanza dell’Amministrazione provinciale, con l’auspicio che tali gesti non si ripetano”.













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