Per l’asta “saltata” il ministero ora deve risarcire

Trento. Una diatriba che dura da 22 anni e la parola fine la dovrà mettere il ministero dell’economia A dirlo sono i giudici del Tar che hanno deciso che la Mobili&Immobili ha diritto ad un...



Trento. Una diatriba che dura da 22 anni e la parola fine la dovrà mettere il ministero dell’economia A dirlo sono i giudici del Tar che hanno deciso che la Mobili&Immobili ha diritto ad un risarcimento (la richiesta era di quasi 3 milioni di euro fra lucro cessante e danno emergente) e a quantificarlo sarà l’amministrazione. O meglio ha quattro mesi di tempo per fare una proposta di pagamento che dovrà tener conto dell’istituto della compensazione - si legge in sentenza - riducendo «il risarcimento in relazione al debito erariale della ricorrente (sempre che la posizione debitoria non abbia già trovato autonoma definizione)». L’edificio è quello di via San Marco un tempo sede della commissione tributaria di secondo grado. Il palazzo era stato sottoposto a procedura esecutiva per un debito erariale. Due aste erano andate deserte e prima della terza - quando il valore dell’edificio era passato da oltre 3 miliardi di lire a 506 milioni (di lire), la direzione delle entrate per la Provincia di Trento ha disposto l’acquisizione diretta al patrimonio dello Stato. Pagandola 506 milioni di lire. Era il 1997 e la Mobili&Affini inizia i ricorsi, fino alla sentenza del Consiglio di Stato del 2017 che ha annullato la determinazione di assegnazione allo Stato perché carente. La storia prosegue fino alla sentenza di ieri del Tar che riconosce alla società il diritto di essere risarcita ma rimanda al ministero la decisione della cifra. O meglio, dovrà fare una proposta in merito al risarcimento.













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