Le abbondanti piogge di agosto mettono a rischio la vendemmia
Contadini preoccupati. Maurizio Bottura, tecnico di Fem: «È un’annata difficile, il maltempo di dieci giorni fa ha creato le condizioni ideali per il marciume». Si salvano i bianchi già in cantina
Trento. La vendemmia 2020, partita sotto i migliori auspici, con i 100-110 mm di pioggia di fine agosto, ha cambiato le carte in tavola. Il dato più positivo è quello che i bianchi base spumante, e particolarmente lo Chardonnay, erano quasi tutti in cantina e quindi non hanno avuto problemi per la pioggia. «Certo, tutta quella pioggia di fine mese non ci voleva», afferma Pietro Patton presidente Consorzio Vini oltre che della Cantina Lavis- Cembra Cantina di Montagna. «Nel complesso - prosegue - siamo ora a metà vendemmia, e non registriamo la presenza di marciume acido che è quello che dà problemi. Il base spumante raccolto era nella media, il che ci fa concludere che con i cambiamenti meteo di fine agosto, a fronte di un’annata eccezionale che prevedevamo il 14 agosto, siamo ora a valutare l’annata nella media. Certo, vi sono state delle stranezze, il Muller Thurgau lo vendemmiavamo sempre dopo lo Chardonnay, e quest’anno lo abbiamo vendemmiato assieme ma con un po’ di gradazione in meno della media».
Ora, e la valutazione è generale di tutti gli interpellati, si punta molto sui rossi che pur non rappresentando in Trentino un grande ruolo sono pur sempre oltre il 20% della produzione. Per Marco Pisoni, vignaiolo in Alto Garda, «per i rossi abbiamo grandi prospettive, la salute dei grappoli è buona e se il clima proseguirà con grandi sbalzi termici e senza piogge avremo degli ottimi rossi».
Per Mauro Baldessari, direttore di Vivallis, «siamo al 90% di bianche vendemmiati, e la maggior parte prima delle grandi piogge. Ora stiamo guardando ai rossi che corrispondono al 25% dei nostri conferimenti. A questi è mancato il sole di luglio per cui c’è carenza di gradi, ma meteo permettendo questa volta non inizieremo a raccogliere le uve rosse subito dopo le bianche. La prossima settimana inizieremo con il Lagrain, poi con calma, se il tempo tiene, con il Marzemino, a seguire il Merlot per concludere con il Cabernet verso fine mese, riuscendo a fare quasi tutta la vendemmia ancora in estate». Anche Baldessari non rileva particolari problemi di marciume: «Credo che la parte che può avere problemi oggi non supera il 5%, il resto non ha problemi».
Più problematica la valutazione di Maurizio Bottura, responsabile del settore vitivinicolo al Ctt di Fem: «Siamo in presenza di una vendemmia con più difficoltà degli anni precedenti. I 100 mm di pioggia caduti in media 10 giorni fa, e l’umidità che si è riscontrata durante tutto il mese di agosto, con poca ventilazione, ha creato le condizioni ideali per sviluppare il marciume. In molti casi si è anticipata la vendemmia con la conseguenza che si è registrato un’accumulazione di zuccheri inferiore alla media». Bene per i bianchi vendemmiati prima delle piogge, ma Bottura vede segnali di sofferenza sui rossi più precoci, dal Lagrain al Teroldego al Marzemino. Le piogge hanno fatto ingrossare gli acini e la buccia è sempre più sottile quindi tende facilmente a rompersi con la botrite che viene avanti. Problemi anche per gli ultimi bianchi come Traminer e Nosiola prosegue il tecnico.
Adesso si spera nelle altre varietà dal Merlot al Cabernet, ma tutto dipende dalle condizioni meteo. C.B.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.