Il vescovo per l’addio ai Pancheri
Oggi alle 15 il funerale. A Romallo ci sarà anche monsignor Tisi per il funerale di Giampietro, Adriana e David. Una presenza per essere vicino alla comunità in un momento di grande dolore. Aperta l’inchiesta della procura che è però destinata a finire in tempi rapidi con un’archiviazione
L’arma
David ha utilizzato il revolver del padre, ex guardia giurata che l’uomo aveva regolarmente denunciato al commissariato di Porta Vittoria a Milano. Un’arma che Giampietro, come le altre che aveva (era un cacciatore) spostava dall’appartamento di Milano a quello in affitto a Romallo. Un’accortezza per evitare di lasciare incustodite le armi per periodi troppo lunghi. Ed è probabile da David sapesse dove trovare il revolver.
L’arrivo del figlio
Mentre Giampietro e la moglie Adriana erano a Romallo già da tempo, il figlio David li aveva raggiunti un paio di giorni prima della tragedia. Giorni difficili per l’uomo come raccontano quanti lo hanno incontrato a Romallo. Era disperato, temeva per la malattia del papà, temeva per il futuro della sua famiglia. Sarebbe in questo contesto di paura e di isolamento che sarebbe maturata l’idea di porre fine alla sofferenza, ponendo fine alla vita della sua famiglia. Un nucleo composto da sole tre persone, legate in maniera molto forte l’una alle altre.
Un’unione che è stata tale fino, fino alla morte sancita dai dei colpi di revolver sparati nelle notte di agosto.
L’inchiesta
La procura, nella persona del sostituto Benelli, ha aperto un fascicolo sul duplice omicidio volontario. Fascicolo destinato a breve a finire in archivio visto che, esclusa la presenza in casa di una quarta persona, il reo è morto. Non è chiaro quando siano stati sparati i colpi, ma la morte a colto i coniugi Pancheri mentre stavano dormendo nel loro letto.
Il missionario
Domenica la messa a Romallo è stata celebrata da padre Ettore, missionario amico di Giampietro. Che si è affidato al Vangelo: «Non giudicate e non sarete giudicati, non condannate e non sarete condannati»