I giudici bocciano il ricorso «Fugatti era eleggibile» 

L’ordinanza. Il Tribunale di Trento si è espresso sull’azione di alcuni cittadini contro l’elezione dell’attuale governatore. Le motivazioni: «I sottosegretari non sono membri del governo»


Valentina Leone


Trento. «Sono ineleggibili alla carica di Presidente della Provincia solo i Ministri e il Presidente del Consiglio dei Ministri, ma non i Sottosegretari di Stato». Queste le parole dell’ordinanza con cui i giudici del Tribunale di Trento hanno rigettato il ricorso proposto da tre cittadini contro l’elezione dell’attuale Presidente della Provincia Maurizio Fugatti.

Il governatore, insomma, aveva tutti i requisiti per partecipare alla competizione elettorale ed eventualmente per vincerla, come poi è stato. I tre elettori che però avevano fatto ricorso, difesi dall’avvocato Alfonso Pascucci, avevano posto al centro la carica rivestita all’epoca da Fugatti, che fino al 2 novembre scorso ricopriva il ruolo di sottosegretario con delega ai punti nascita. Per i ricorrenti, un incarico che va ricompreso nel novero dei membri del Governo e che dunque, come prescritto dall’articolo 15 della Legge elettorale della Provincia, determina l’ineleggibilità. A supporto della tesi, anche la menzione di un’altra legge, secondo cui le regioni disciplinano i casi di ineleggibilità anche relativamente a situazioni peculiari, nelle quali il particolare ruolo rivestito in quel momento dal candidato può condizionare la libera decisione di voto dell’elettore. Fugatti, dicono ancora i ricorrenti, è intervenuto nei diversi dibattiti elettorali sul tema della chiusura dei punti nascita, pur trovandosi in quel momento ad avere la delega sul tema da sottosegretario.
Ma il collegio - presieduto dal giudice Roberto Beghini e composto dai colleghi Giuseppe Barbato e Serena Alinari - ha messo nero su bianco parole molto chiare: i magistrati hanno infatti richiamato l’articolo 92 della Costituzione,«che sancisce tra i membri del Governo esclusivamente il Presidente del Consiglio dei ministri, i Ministri e il Consiglio dei Ministri». E ancora: «I sottosegretari non fanno parte integrante del Consiglio dei ministri». Vi partecipano, ricordano i giudici, «ma solo se invitati e comunque senza diritto di voto. Questi non partecipano quindi a determinare l’indirizzo politico del Governo nè sono ritenuti politicamente responsabili». I giudici hanno poi respinto anche la richiesta di sollevare questione di legittimità costituzionale, «in quanto nel caso in esame la norma provinciale, il cui testo appare chiaro, non appare in contrasto con il testo costituzionale». I giudici si sono espressi infine anche sul ruolo assunto da Fugatti circa la riapertura del punto nascita di Cavalese, definito «irrilevante» ai fini del ricorso. Il collegio ha disposto inoltre un risarcimento al governatore da 3000 euro, insieme ad un rimborso spese. Analoga somma andrà alla Provincia, che nel frattempo era intervenuta nel giudizio con l’avvocatura.

Soddisfatto il presidente Fugatti, assistito dall’avvocato Manuel Zanella: «Fa piacere vedere che sia la mia scelta che quella del dottor Nicoletti, che già all’epoca sulla mia candidatura ritenne che vi fosse compatibilità, sia stata confermata dai giudici. Non avevo dubbi, ma fa comunque piacere. Si è visto che la magistratura in questo caso ha ritenuto il ricorso del tutto infondato».













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