È ufficiale: la “Meccanica” esce dal gruppo Marangoni
Parte la nuova società. Versati i 10 milioni di capitale sociale: 8 vengono dalle società finanziarie “La Finanziaria Trentina” e “Alpenring”. Solo 2 dalla Caran, riconducibile alla famiglia
Rovereto. il percorso si è concluso. i nuovi soci di marangoni meccanica spa comunicano che ieri è stato interamente sottoscritto e versato l’aumento di capitale di 10 milioni di euro deliberato il 31 maggio dalla società. «la nuova compagine sociale di marangoni meccanica s.p.a. - scrivono - è così ripartita: 40% la finanziaria trentina s.p.a. (holding di partecipazioni industriali, facente riferimento a 72 soci trentini di matrice imprenditoriale), 40% alpenring s.r.l. ed investitori ad essa riferibili (società finanziaria altoatesina) e 20% caran s.r.l (società riconducibile alla famiglia di giorgio marangoni). con il perfezionamento di quest’operazione, la società esce definitivamente dal gruppo marangoni e si prepara ad un importante rilancio industriale, già iniziato nelle scorse settimane. contestualmente l’assemblea dei soci ha nominato il nuovo cda composto da 3 membri: giorgio marangoni (presidente), massimo fedrizzi e philipp oberrauch (consiglieri). il collegio sindacale è composto da richard moser (presidente), silvia arlanch e stefano tomazzoni.
Nel corso dei prossimi mesi verrà definito il nuovo piano industriale che prevede un significativo aumento di fatturato e la nuova governance della società. l’iniezione di liquidità (già perfezionata) di una cifra rilevante pari a 10 milioni pone le basi per una decisa crescita di un’azienda storica, nata negli anni ’60 e divenuta un punto di riferimento per i grandi produttori mondiali di gomme (tutti già clienti) cui fornisce impianti per il confezionamento di pneumatici con particolare focus al settore agricoltura e movimento terra. marangoni meccanica s.p.a. è una società leader nella propria nicchia, capace di competere ed esportare la propria tecnologia in tutto il mondo, anche nei recenti momenti di tensione finanziaria in cui è riuscita ad assistere i propri clienti consolidando il proprio portafoglio ordini. la società, basata nel cuore del distretto industriale roveretano, è pertanto un esempio di eccellenza italiana nel settore delle grandi macchine utensili, che dà lustro al trentino e opera a stretto contatto con una serie di fornitori specializzati nella meccanica ed elettronica di precisione per gran parte basati in val lagarina.
Gli ultimi 2 esercizi si sono purtroppo conclusi con un fatturato in calo (19 milioni a fine 2018) e perdite cumulate per circa 10 milioni. si ritiene che il rilevante aumento di capitale che si è perfezionato in data odierna, unitamente al nuovo assetto societario, sia tale da soddisfare le attese di banche, fornitori e clienti da cui ci si attende un contestuale contributo al rilancio della società».