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Orsi, dopo lo stop del Tar agli abbattimenti la Provincia ricorre al Consiglio di stato

Sarà battaglia sulle nuove linee guida volute da Piazza Dante. Fugatti: “Il nostro obiettivo è tutelare la sicurezza pubblica”



TRENTO. La Provincia ricorrerà al Consiglio di Stato dopo la sentenza del Tar che, accogliendo il ricorso del Wwf, ha bocciato le linee guida di Piazza Dante là dove prevedevano la possibilità di abbattere gli orsi di fronte a casi di aggressione, senza dover passare per tutti gli step del Pacobace. 

"L’Amministrazione provinciale intende ribadire la necessità che le linee guida sulla gestione dei grandi carnivori mantengano l’integrità del percorso così come progettato e si rivolgerà al Consiglio di Stato per sottolinearlo",  fa sapere la Provincia in una nota. 
“Del resto la sentenza del Tribunale amministrativo di Trento conferma la possibilità per il Presidente della Provincia autonoma di ricorrere a provvedimenti d'urgenza in caso di situazioni estremamente critiche. Il principio di fondo è la massima salvaguardia della sicurezza pubblica e, per assicurare questo obiettivo, l’Amministrazione, nel rispetto del Pacobace, ha già codificato una serie di azioni, a partire dalla dissuasione verso animali problematici, che vengono messe in atto rispettando una rigorosa progressione”.
“Non si tratta pertanto di introdurre automatismi o di sottovalutare l’importanza del confronto, anche perché le stesse Linee guida confermano la necessità del coinvolgimento di Ispra – prosegue Piazza Dante – ma va da sé che di fronte a casi estremamente gravi e pericolosi - che purtroppo la cronaca ha già documentato in una serie di episodi tutt’altro che rari e oggettivamente preoccupanti - diventa irrinunciabile disporre di strumenti operativi - che mai la Provincia ha previsto fuori dall’alveo normativo - il cui obiettivo è proprio la tutela della sicurezza pubblica”.













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