Val di Sole, bando alla noia con giochi, arte e musica 

Progetti. L’assessore della Comunità di Valle Luciana Pedergnana fiera delle iniziative messe in campo in questo periodo. Per bambini e ragazzi soprattutto, ma anche per le loro famiglie


EVA POLLI


Malé. In tempi di Coronavirus, sono e sono state davvero importanti e numerose le iniziative messe in cantiere dall’assessorato alle politiche sociali e giovanili della Comunità della Val di Sole per rispondere ai nuovi bisogni venutisi a creare per effetto di “Io resto a casa”. Delle proposte messe in campo l’assessore Luciana Pedergnana è particolarmente fiera tanto più che trattandosi di progettualità a favore del territorio inserite in una situazione del tutto inedita.

Sono ormai parecchie le iniziative in essere sull’intero territorio solandro, alcune partite ancora agli albori della pandemia, altre che sono in partenza in questi giorni. Concretizzarle è stato possibile grazie alla condivisione di Cristina Rizzi, responsabile del Servizio socio-assistenziale della Comunità e alla competenza, esperienza e dedizione di Michele Bezzi, coordinatore, Danila Pedrotti, Erika Cortellini e Franco Zalla educatori del Progetto Giovani servizio educativo della stessa Comunità gestito dall’Associazione provinciale dei minori.

A pochi giorni dalla chiusura per pandemia l’Appm ha messo in campo una piattaforma digitale per consentire agli educatori di mettersi in rete per la progettazione di attività online e la condivisione di informazioni utili provenienti dal territorio. Sono stati così attivati tre gruppi on line per giochi di ruolo, principalmente attorno al gioco “Dungeons & Dragons”. Inoltre si sono potute garantire un’apertura serale in videoconferenza al giovedì per i giovani che prima frequentavano il Centro aggregativo di Malé in quella giornata e in Val di Peio l’attivazione di un incontro settimanale dedicato ai giochi di società. Mantenere i rapporti con i ragazzi attraverso l’attività artistica, è stato possibile realizzando due tutorial didattici per creare in famiglia piccoli oggetti artigianali: una simpatica gallina di cartone e un pratico porta cellulare. Realizzare un video in cui raccontare un momento della propria giornata è stata la proposta vincente per coinvolgere i ragazzi ed è avvenuto utilizzando una challenge (sfida) su Instagram e Facebook, denominata con l’hashtag #seradisu (chiusi dentro).

A Vermiglio, uno dei paesi più colpiti dall’epidemia, è partito il progetto di comunità “En tòc a la olta”, che consiste nel realizzare un’opera artistica chiedendo agli abitanti del paese, ciascuno singolarmente, di decorare un pezzo di stoffa per poi, ad emergenza finita, unirlo a tutti gli altri in un grande “patchwork” al Centro aggregativo giovanile “El Triangol”. L’intento è di contrastare l’ansia e la paura.

A Ossana un gruppo di giovani ha dato il suo supporto nel creare una serie di dirette sul social “Facebook” per animare la vita di paese attraverso la musica. Il gruppo si chiama “Tremendj”.“E uscimmo a riveder le stelle” è invece un progetto che parte dall’esperienza dell’iniziativa “Insiemesifa”, nata dopo la tragica alluvione che colpì Dimaro nell’autunno 2018 che ha portato all’istituzione di laboratori pomeridiani per famiglie. Consiste nel proporre alla popolazione di creare una stella con materiali di qualsiasi tipo per poi comporre un grande cielo stellato in occasione della sagra di Dimaro dedicata a San Lorenzo il 10 di agosto, notte delle stelle cadenti. Il titolo del progetto è e vuole essere un auspicio al ritorno ad una normalità e ad una serenità oggi perse.

Infine “Spazio famiglie”, sportello telefonico attivato per offrire sostegno educativo, indicazione e informazioni ai genitori rispetto alla gestione del tempo scuola e del tempo libero dei propri figli. Lo “Spazio famiglie” è attivo due giorni a settimana, il martedì dalle 9 alle 11 e il giovedì dalle 16 alle 18. Il numero da contattare è il 346 4207983.

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