Lupo abbattuto in Alto Adige, l'Enpa: "La Provincia si macchia di un crimine"
Anche l'Ente nazionale protezione animali reagisce dopo l'uccisione di un esemplare maschio avvenuta ieri notte: "Non ci fermeremo davanti a questo stravolgimento della realtà e della scienza"
"La Provincia di Bolzano si macchia di un vero e proprio crimine, che non risolverà un bel nulla, che servirà a mantenere i consensi di allevatori evidentemente male informati o che vorrebbero un deserto di biodiversità nelle montagne, liberi così di lasciare gli animali incustoditi e andare a fare altro".
Anche l'Ente nazionale protezione animali, con una nota firmata dalla presidente Enpa del Trentino Ivana Sandri, si schiera contro la decisione della Provincia autonoma di Bolzano di abbattere un lupo. Poco prima, la Lav aveva annunciato una denuncia.
La Provincia, si legge nella nota, "si è assunta una responsabilità gravissima spezzando dopo oltre 50 anni il regime di protezione senza deroghe per il lupo assunto nel 1971 da un illuminato ministro dell'Agricoltura, Natali, in seguito rafforzato dal
Decreto ministeriale Marcora nel 1976 e confermato nella legge 157 del 1992.
Noi non ci fermeremo davanti a questo stravolgimento della realtà e della scienza in cui basta sparare a qualche lupo a caso, per rabbonire il 'popolo': la verità - conclude Ivana Sandri - sta dalla nostra parte e dalla parte dei lupi e della biodiversità".