sanità

Caso Pedri, Benetollo conferma la volontà di rassegnare le dimissioni. Fugatti: «A breve la decisione, per ora resta in carica»

Nelle prossime ore la giunta provinciale valuterà se accettare o respingere le dimissioni del direttore dell’Azienda sanitaria. «Il percorso per la sua sostituzione è quello previsto dalla norma», ha evidenziato il presidente



TRENTO. Il direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, Pier Paolo Benetollo ha confermato la volontà di rassegnare le proprie dimissioni ma per ora resta in carica e con le sue funzioni. Lo ha comunicato il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, in conferenza stampa.

Benetollo aveva rimesso verbalmente il proprio mandato nella mani della Giunta provinciale perché aveva riconfermato Saverio Tateo, il primario del reparto dove lavorava Sara Pedri, la ginecologa scomparsa il 4 marzo in Trentino, informando tardivamente il presidente della Provincia Fugatti, come lo stesso governatore aveva sottolineato in conferenza stampa venerdì scorso. La posizione di Benetollo è rimasta "congelata" sul tavolo della Giunta provinciale per tutta la settimana e lo rimarrà anche nelle prossime ore.

«Abbiamo incontrato Benetollo, il quale conferma la volontà di rimettere il proprio mandato, non ci sono dimissioni sottoscritte, è e rimane in carica», ha detto Fugatti annunciando che tra oggi e domani la Giunta provinciale avrà i risultati del lavoro della commissione interna presieduta da Antonio Ferro, direttore del Dipartimento prevenzione dell'Azienda sanitaria, «e questo sarà un tema interessante per dare una valutazione generale concreta e realistica», ha aggiunto il governatore del Trentino. «Il percorso per la sua sostituzione è quello previsto dalla norma», ha evidenziato il presidente.













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