Tanti volti sulle sedie per fare del bene

Riva. Inaugurata ieri, per chiudersi l’8 dicembre, la mostra “Io uno di noi” esposta in modo estremamente simbolico e suggestivo all’interno della Galleria San Giuseppe a Riva del Garda, incarna e...



Riva. Inaugurata ieri, per chiudersi l’8 dicembre, la mostra “Io uno di noi” esposta in modo estremamente simbolico e suggestivo all’interno della Galleria San Giuseppe a Riva del Garda, incarna e trasmette l’animo profondo che scaturisce dall’unione di due mondi apparentemente distanti, eppure così compenetranti l’uno nell’altro: quello delle Rsa, degli anziani, immortalati nelle suggestive fotografie in bianco e nero, e quello della scuola, dei giovani che oggi sono costretti a stare lontano dai loro nonni. Nell’espressività profonda, nel racconto sospeso eppure così diretto, l’autrice Francesca Lorenzi solleva alcune delle domande più ancestrali che ognuno di noi ha potuto porsi o che certamente si farà passeggiando attraverso l’installazione. In poche ore, dopo l’apertura di ieri mattina, la mostra, ha attirato un buon pubblico. Merito anche dell’installazione, molto sobria: una sedia nera per ogni fotografia. Con il sostegno del Comune di Riva, del Consorzio Riva in Centro, ma soprattutto grazie all’associazione Marco Fedrigoni, nella cui struttura esplode tutto il mondo vitale giovanile, capace di andare avanti oltre la tragedia, il ricavato del libro “Io uno di Noi” che racconta la mostra di Lorenzi, esposta in Craffonara per la prima volta nel febbraio del 2016, sarà devoluto proprio alla Fedrigoni per contribuire a sostenere le famiglie in difficoltà. «Desidero ringraziare la sindaca Cristina Santi per aver accolto la nostra proposta - fanno sapere dall’associazione Fedrigoni -. Come associazione rivolta ai giovani e alle loro famiglie abbiamo pensato al modo di apportare un po’ di luce, di serenità, di aiuto concreto, soprattutto in questo momento tanto delicato». L.O.













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