Coradello: «Noi andiamo avanti, lo vuole Borga»

Trento. «Il Rudi, quelle nostre cene, tutti assieme, ogni settimana, alla Cacciatora. Il primo direttivo, il secondo e poi il terzo nominato direttamente da “lui”. Quello conta Loro due non c’erano....



Trento. «Il Rudi, quelle nostre cene, tutti assieme, ogni settimana, alla Cacciatora. Il primo direttivo, il secondo e poi il terzo nominato direttamente da “lui”. Quello conta Loro due non c’erano. Noi andiamo avanti come prima, il simbolo ce l’ha la figlia di Rodolfo....». Per Antonio Coradello Civica Trentina era (è) quello che ha deciso Borga, sì quel Rudi che aveva frequentato dal liceo finchè lo scorso inverno se ne è andato. Il problema è questo. Quel burbero consigliere, amatissimo dai suoi, non c’è più. E a quanto pare nemmeno Civica Trentina: «Ma no! Questo lo dicono loro due. Massì, Gottardi e Masè: sono due estraneiper noi, sono entrati nel partito all’ultimo minuto, per farsi eleggere. Ed ora hanno i baiocchi. Gottardi è stato una vita politicamente nell’ombra di Cristano De Eccher, Masè l’hanno tenuta per settimane nella “waiting list” della Lega dove si voleva candidare. Quando le hanno detto che non avevano intenzione di regalarle un seggio si è presentata con Civica Trentina» sospira Coradello. Il consigliere comunale ieri ha presentato le controdeduzioni del centrodestra al Prg della giunta Andreatta. E lo ha fatto con il compagno di partito Andrea Merler e Gianni Festini Brosa, Lega.

Accordi firmati

Il tutto mentre, a Mattarello, in contemporanea, si celebrava l’addio di Gottardi e Masè: «Non cambia niente, faremo presto quel congresso, vero (senza truppe cammellate) che avevamo annunciato. Dicono che il simbolo di Civica Trentina è buono solo per i portachiavi? Lo vedremo. E visto che si parla tanto di elezioni comunali del 2020 dico anche - sbotta Coradello - che possono inventarsi tutti i simboli che vogliono, perché quello che conta qui in città e avere gli uomini e quelli buoni li abbiamo noi» sospira Coradello. In Civica, quella nuova, dicono che Coradello non si candida e che Andrea Merler sì e potrebbe farlo con loro. E Merler, arrossendo un filo, osserva :«Io? Sono uomo del dialogo». Coradello si rigira tra le mani due fogli, datati 30 gennaio, firmati da Gottardi e Masè: «Si impegnavano ad ascoltare il direttivo, da me presieduto, e a versare 1500 e 1000 euro al mese, rispettivamente. Solo pochi mesi fa».G.T.













Scuola & Ricerca

In primo piano