Consulenze Trento Rise condanne confermate in secondo grado

Trento. La sezione centrale della Corte dei Conti ha confermato in secondo grado la condanna nei confronti di Paolo Traverso e Fausto Giunchiglia, rispettivamente ex direttore ed ex presidente di...



Trento. La sezione centrale della Corte dei Conti ha confermato in secondo grado la condanna nei confronti di Paolo Traverso e Fausto Giunchiglia, rispettivamente ex direttore ed ex presidente di Trento Rise, accusati di aver provocato un danno erariale per aver affidato illegittimamente all’avvocato altoatesino Paolo Coletti una serie di consulenze legali. Leggermente ridotte rispetto al primo grado le somme che i due dovranno risarcire a Trento Rise. Traverso dovrà pagare 66.438 euro e Giunchiglia 69.162 euro. La condanna è immediatamente esecutiva e i due hanno 90 giorni per pagare.

Il versante penale della vicenda riguardante le consulenze aveva già visto la condanna a due anni e due mesi per Coletti e di 18 mesi per l’ex presidente Giunchiglia. Accanto al penale, il profilo erariale ha calcolato anche i danni economici subiti da Trento Rise. La Sezione centrale della Corte dei Conti ha riconosciuto che Trento Rise pur avendo una struttura formalmente privatistica, è da considerarsi assimilabile a un ente pubblico perché usa fondi pubblici e realizza obiettivi e programmi pubblici. Per questo deve essere sottoposta alla giurisdizione della Corte dei Conti e tutte le procedure, comprese quelle per l’affidamento degli incarichi professionali, devono seguire le norme previste per gli enti pubblici.

Le consulenze in questione sono relative al periodo novembre 2011 fino al febbraio 2015. Consulenze legali affidate all’esterno, mentre, secondo la contestazione della Procura della Corte dei Conti all’interno di Trento Rise vi fossero, in realtà, molteplici figure professionali in grado di adempiere a quanto richiesto. Si parla dunque di favoritismi e nei confronti di Coletti e di omissioni di controlli, circa l’effettiva disponibilità interna delle figure di cui Trento Rise necessitava. Trento Rise aveva già un suo ufficio legale ed anche piuttosto nutrito che avrebbe potuto svolgere agevolmente i compiti affidati all’esterno.













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