La lista unica di Valentini mostra già le prime crepe 

Ville d’Anaunia. In consiglio comunale non riesce l’elezione di Marco Santini a vicepresidente e anche quella della presidente Alessia Odorizzi non è del tutto certa. Nuova seduta lunedì 26


Giacomo Eccher


Ville d’anaunia. Saltata la nomina del vicepresidente del consiglio comunale, nasce una minoranza nella maggioranza? Potrebbe essere questo il segnale arrivato nel corso della seduta d’insediamento del consiglio comunale di Ville d’Anaunia, dopo il voto che ha visto come concorrente in corsa alla carica di sindaco Samuel Valentini con la sua unica lista.

Il casus belli che rischia subito di incrinare la compattezza della lista unica sono stati i miseri 7 voti (su 18) che, nella votazione a scrutinio segreto, hanno di fatto bocciato l’elezione del consigliere Marco Santini, di Pavillo, come vicepresidente dell’aula. Tutto regolare invece (ma anche qui con qualche dubbio, perché secondo lo Statuto presidente e vice dovrebbero essere eletti congiuntamente, con il più votato presidente il secondo vice) per la nomina della presidente, Alessia Odorizzi, che di voti ne ha ottenuto 15 tanto che la seduta “riparatrice” di lunedì 26 ottobre (se ci sarà, viste le nuove restrizioni causa Covid) è convocata dalla consigliere anziana Paola Slanzi e non dalla neo-presidente.

«Più che un sgarbo nei miei confronti è una chiara espressione di sfiducia verso il sindaco perché era stato lui a proporre in aula la mia nomina» - commenta Santini che non nasconde la sua amarezza, ma anche una malcelata preoccupazione per le sorti della consiliatura, che nasce pur sempre con un’esigua percentuale di consensi sul totale della popolazione residente, con il quorum garantito dallo scorporo degli aventi diritto iscritti elenchi dei residenti all’estero.

Una designazione, quella di Santini, residente a Pavillo, frazione dell’ex comune di Tassullo, che era parte dell’accordo raggiunto nelle consultazioni fatte dal sindaco Valentini prima di ufficializzare gli incarichi (assessori, consiglieri delegati, presidente e vice del consiglio comunale) senza che nessuno sollevasse, in quella sede, obiezioni. Ma nel segreto dell’urna non è finita così. Santini, tanto per citare numeri, al voto di settembre aveva ottenuto 141 preferenze classificandosi al nono posto nella graduatoria di gradimento.

I malumori traspaiono anche fuori dell’aula, tra la cittadinanza, dove si fa notare il ruolo pigliatutto della frazione maggiore, Tuenno, gratificata oltre che dal sindaco anche dalla vice Monica Marinelli (che risiede a Tassullo ma è originaria di Tuenno con un trascorso da vicesindaco in quell’ex comune), come di Tuenno è l’assessore ai lavori pubblici Giuliano Ghezzi e quello alle associazioni e politiche giovanili Giordano Bruni.

L’altro ruolo chiave per Ville d’Anaunia è di sicuro l’ assessore all’agricoltura e l’incarico è andato a Darma Waldner, di Portolo (ex comune di Nanno), mentre l’unica presenza nell’esecutivo riconducibile all’ex comune di Tassullo è l’assessore alle foreste Felice Pinamonti. Guardando la registrazione della seduta inaugurale su Trentino Digitale, c’è anche chi ha notato che al giuramento di rito Samuel Valentini si è presentato senza la fascia tricolore d’ordinanza. Non è stato nemmeno gradito, da più parti, il commento quasi trionfalistico che lo stesso neo-primo cittadino ha pronunciato sull’esito del voto quasi per legittimare la sua investitura. Nomina che, tenendo conto dei votanti effettivi e delle schede bianche e nulle (ben 315) totalizza una percentuale di poco superiore al 38%. Da notare anche che il 20 e 21 settembre ben 132 elettori si sono recati ai seggi ed hanno scelto di votare solo per il referendum.

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