In Val di Non le mascherine arriveranno la settimana prossima

Val di non. Le tanto attese mascherine della Protezione civile in Valle di Non nella media e bassa valle di Non arriveranno, ma non prima della settimana prossima. Questo almeno è quanto traspare da...



Val di non. Le tanto attese mascherine della Protezione civile in Valle di Non nella media e bassa valle di Non arriveranno, ma non prima della settimana prossima. Questo almeno è quanto traspare da una serie di informazioni che abbiamo raccolto da addetti ai lavori per dare conto alle molte richiesta di cittadini che vogliono sapere quando i vigili del fuoco busseranno alla loro porta per la consegna. La valle di Non, che fortunatamente ha una percentuale di contagi inferiore ad altre realtà trentine, infatti non rientra le zone indicate prioritariamente per la consegna, che è peraltro è già in corso nei centri maggiori come Pergine Valsugana, Trento, Rovereto e nella comunità Alto Garda e Ledro, che sono tra la località più colpite dal virus.

In ogni caso anche in valle di Non, almeno questa pare essere la direttiva contenuta nel protocollo della Protezione civile per quanto riguarda le modalità di recapito capillare delle mascherine, quasi certamente si incomincerà con i centri maggiori (Cles, ecc.) e poi via via tutti gli altri. Un’attività questa a cui i vigili del fuoco del Distretto di Cles si stanno preparando già da alcuni giorni ed i sindaci stanno facendo pervenire, paese per paese e strada per strada, l’elenco dei nuclei famigliari con il relativo numero di componenti.

Rimanendo nel campo del servizio antincendi, anche se sotto traccia l’attività dei vigili del fuoco volontari va avanti con regolarità e l’allarme, con l’interventistica di routine, c’è sempre per tutte quelle problematiche che posso sempre capitare, dall’incendio della canna fumaria a quello boschivo o la ricerca persone, anche se fortunatamente in queste settimane senza casistiche eclatanti e con un drastico calo, quasi vicino allo zero, per l’incidentistica stradale. La consegna impartita ai comandanti dei Corpi è in ogni caso quella di impiegare il minor numero di pompieri nelle operazioni sul territorio e nella attività in caserma per evitare rischi di contagio e preservare in salute ed in efficienza gli organici. Perché possono sempre servire. G.E.















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