Vetrata in pezzi alla sede del Pd in via Ferrera

Arco. Ennesimo atto vandalico ai danni della sede del Pd di Arco che nel corso degli anni ha collezionato un buon numero di “aggressioni”. Tra i più significativi quello dei cartelli attaccati sull’us...


Leonardo Omezzolli


Arco. Ennesimo atto vandalico ai danni della sede del Pd di Arco che nel corso degli anni ha collezionato un buon numero di “aggressioni”. Tra i più significativi quello dei cartelli attaccati sull’uscio e raffiguranti la stella di David. Un gesto che aveva fatto scalpore riportando alla mente i negozi e le attività ebree segnate dalle milizie fasciste e naziste per identificare pubblicamente chi li gestiva durante la seconda guerra mondiale. Era il 5 dicembre del 2016 e il vile gesto era stato ricondotto all’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre che respinse il testo di legge costituzionale della nota riforma Renzi-Boschi. Ieri la sede del Pd di Arco, invece, è stata trovata con le vetrate esterne della porta d’entrata completamente rotte. Difficile, però, capire se ci siano motivazioni politiche o se si sia trattato di una bravata. La segretaria del circolo, Tiziana Betta, ha subitto sporto denuncia ai carabinieri. «In qualità di segretaria del Circolo Pd - ha commentato Betta - mi trovo davvero sconvolta da quanto accaduto. Come circolo siamo abbastanza abituati a piccoli gesti di vandalismo, come qualche sputo avvenuto in passato, ma mai avremmo immaginato una tale aggressività e accanimento contro la nostra sede. Tra l’altro - continua la segretaria - facciamo fatica a trovare il movente per cui si debba prendere di mira il Pd di Arco. A maggior ragione in un momento in cui il nostro sindaco, uomo del Pd di Arco ed espressione della maggioranza che proprio in questa sede si ritrova, lavora con grande impegno e senza risparmiarsi per superare questa difficile situazione per la nostra comunità». Una motivazione però, la segretaria Betta la ipotizza. «Se proprio vogliamo trovarla - spiega - credo si debba guardare a tutto quello che in questi giorni si sta scrivendo sui social che probabilmente in qualcuno fa breccia e lo spinge a fare questi atti vandalici».

Ferma condanna per il gesto da parte di Mirko Bisesti, segretario della Lega Trentino.













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