Percorsi fuori dal comune in mtb, esplorazioni tra Valsugana e Tesino
Dai giri fra i due laghi di Caldonazzo e di Levico alle pedalate lungo paesaggi meno noti e frequentati, come la salita da Grigno a Cima Campo, da Barco in val di Sella o da Roncegno verso il rifugio Serot e altri ancora
MTB Pinè, otto percorsi ad anello sull'altopiano
PROGETTO Ciclabile per collegare il lago di Piné a Civezzano
Gli amanti della bicicletta, specie la mountain bike, che volessero esplorare il territorio anche fuori dei percorsi ciclabili, trovano una miriade di possibilità adatte a tutti i livelli: dai brevi giri poco ondulati alle «imprese» lungo salite al riparo dal traffico a motore.
In questa sede, data la varietà degli itinerari presenti in Trentino e dintorni, ci limiteremo a poche proposte verificate e meno note, in gran parte buone anche per l'autunno, con focus sulla Valsugana, rinviando alla cartografia e ai materiali informativi turistici per uno sguardo esaustivo.
Cominciamo da un anello relativamente breve ma suggestivo, con partenza al lago di Caldonazzo, cioè nel paesino di Brenta, presso l'estremità orientale del bacino, accanto alla statale della Valsugana.
Da qui imboccheremo a sinistra una mulattiera che sale dolcemente sul fianco del colle. Giunti presso Tenna teniamo la sinistra, in direzione Campolongo, per immetterci sulla sovrastante provinciale e scendere sùbito sul versante opposto (verso il campo sportivo) e poi a destra in direzione della località Visintainer. Poco dopo ci apparirà la punta estrema del lago di Levico e qui seguiremo la stradina lungo la sponda fino alle spiagge; la ciclabile ci riporterà poi in direzione Brenta.
Usufruendo in parte della stessa ciclabile una variante è salire in val di Sella da Barco di Levico, con ritorno via Borgo.
Da qui si può disegnare anche un percorso originale anche salendo a Roncegno e quindi imboccando a sinistra, sulla provinciale per Ronchi, la strada per il rifugio Serot, con possibilità di completare l'anello proseguendo a monte di quest'ultimo.
Anche gli argini del Fersina, da Canezza di Pergine in direzione Palù, offrono una bella opportunità di passeggiata a pedali in valle dei Mocheni, però con pendenze impegnative nella aprte alta e qualche vero e proprio "muro".
Per rimanere in Trentino orientale, con sconfinamento nel Bellunese, segnaliamo uno spettacolare e poco frequentato anello con scollinamento a Cima Campo, adatto a chi ama anche le salite (circa 1200 metri di dislivello) e pure alla bici da corsa.
Nel nostro sopralluogo siamo partiti da Grigno in direzione di Castello Tesino e da qui verso Celado e Col Perer per poi scendere verso Arsiè, le Scale di Primolano e un ultimo tratto pianeggiante sulla ciclabile per rientrare a Grigno.
Restando in zona e spingendoci un po' più a est, incontriamo un luogo di alta valenza storica e paesaggistica come il monte Grappa, che abbiamo raggiunto dal versante bellunese con ripida ascesa da Seren e discesa verso Caupo (consigliato per mtb, salvo invertire la direzione; dislivello circa 1400 metri).
Se per le valli di Fiemme e Fassa e il Primiero basterà ricordare che le opzioni sono numerose, per tornare verso il capoluogo vanno menzionati, fra gli altri, l'anello della Vigolana con le sue molte varianti e i percorsi del Calisio a cavallo con l'alta Valsugana, che consentono pedalate poco impegnative (specie se si parte da Montevaccino, Villamontagna o dal lago di Santa Colomba) o esplorazione più «selvagge» e sorprendenti, per esempio salendo da Gardolo di Mezzo o da Albiano.
Anche il reticolo della valle di Cembra e di Piné presentano spunti interessanti per il patito del «rampichino», mentre sul Garda, ricchissimo di percorsi anche nella vicina valle di Ledro, ricorderemo la salita da Nago verso l'Altissimo. Poco lontano, a passo Bordala, si potrà seguire nel bosco la stradina verso la Baita degli alpini e il Santa Barbara, con varie possibilità di sviluppare il giro ai piedi del monte Stivo.
Spingendoci nel Trentino occidentale, dove abbondano i percorsi, segnaliamo la strada della val di Genova, circa 17 chilometri da Carisolo (quasi tutti su asfalto), dislivello di mille metri, dunque per ciclisti allenati. Più facile il giro dal lago di Pian Palù a Pejo (un paio d'ore da Fontanino), allungabile con diverse varianti.