Rio Secco, ferrata rinnovata per il trentesimo compleanno

Sezione di San Michele all’Adige in festa con oltre un centinaio di soci Tutti d’accordo: «Servirà a promuovere il turismo escursionistico»


di Marco Benedetti


TRENTO. Fine ottobre di festeggiamenti per la ferrata del Rio Secco che quest'anno compie trent'anni, anniversario che ha coinciso anche con l'inaugurazione della nuova ferrata al termine di una stagione di lavori. A 30 anni dalla sua costruzione, la Sat di S. Michele all'Adige, domenica 27 ottobre ha festeggiato l'anniversario alla presenza di oltre un centinaio di soci, guidati dal presidente della sezione Guido Nenzi. E insieme a loro anche numerosi satini provenienti da varie sezioni e della sede centrale con il presidente Claudio Bassetti, i vicepresidenti Gasperi e Fontana, il presidente della Commissione Sentieri Sat Tarcisio Deflorian insieme ad altri componenti.

La via ferrata era stata oggetto nei mesi scorsi di un intervento di rinnovamento avviato già la scorsa primavera da parte della ditta Orbari di Elio Orlandi di S. Lorenzo in Banale, su progetto dell'ingegner Luca Biasi. Un rifacimento concordato da tempo nell'ambito del progetto pluriennale finanziato dalla Provincia che prevede l'adeguamento tecnico delle attrezzature fisse agli standard che la Sat si è data a partire dal 2009.

Un gruppo particolarmente numeroso ha dunque percorso l'intera via ferrata che parte dalla località Cadino, fra i vigneti della valle dell'Adige e risale l'accidentato solco roccioso eroso dal Rio Secco, alla base della Valle del Sgrinz, che s'incunea fra il Dosson di Cadino e la costiera dei Brusadi, testata occidentale dei Monti di Cembra. Un ambiente molto particolare e di grande fascino, una gola lavorata dalle acque del rio, che ha contribuito a rendere molto popolare questo percorso attrezzato. In questa occasione si sono ritrovati fianco a fianco gli ideatori e realizzatori della nuova via ferrata: Carmelo Simoni, Marco Dompieri, Luigino Michelon, Fabio Toscana, Carlo Tait con la guida alpina Elio Orlandi.

Tanti i commenti tecnici sull'opera, talvolta critici ma propositivi, e alla fine lo scambio dei rispettivi complimenti.

Era presente nell'occasione anche la guida alpina Walter Margola, incaricata nel 2012 della sistemazione e dell'adeguamento tecnico delle attrezzature sulla più facile via ferrata di rientro che dalla località Tovare, al termine della via ferrata del Rio Secco, riporta a valle. Usciti dal percorso attrezzato i partecipanti hanno raggiunto il Rifugio Sauch dove si sono riuniti con un altro gruppo salito più comodamente dalle Fontanelle di Faedo. Qui si è svolto il momento ufficiale di riconsegna della ferrata e di celebrazione del suo trentennale. Insieme ai presidenti Sat Nenzi per San Michele e Bassetti per la Sat centrale, anche il vicesindaco di Faedo, comune proprietario del territorio dove si svolge la via ferrata e il sindaco di San Michele all'Adige. Tutti hanno sottolineato il valore della via ferrata del Rio Secco e l'importanza che riveste per la valorizzazione e promozione turistico-escursionistica della zona. 

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