Ambiente

Respira, sei in Trentino: ma crescono le famiglie che si lamentano dell'aria inquinata

Secondo i dati elaborati da Ispat, lo scorso anno sono state il 24,4% quelle critiche, mentre nel 2015 erano il 18,4%. Però rispetto alla media del resto d'Italia la percezione sulla qualità dell'aria rimane a livelli più elevati. Vanno poi sempre considerate le differenze interne fra territori e l'inquinamento che dalla pianura padana arriva anche in Trentino
 



TRENTO. Che in Trentino si respiri una buona aria, non lo pensano tutti. E a confermarlo, questa volta, sono i numeri. 

Secondo i dati elaborati da Ispat, le famiglie che si lamentano dell'inquinamento dell'aria sono in crescita: lo scorso anno sono state il 24,4% (su un campione di 100 unità). Nel 2023 erano di meno: il 20,5%, in linea con l'anno precedente (il 2022), ossia il 21,8. 

L'aumento di nuclei familiari che non sono soddisfatte della qualità dell'aria che respiriamo è però percettibile, soprattutto se si prendono in considerazione il 2015, il 2020 e il 2021 che presentavano percentuali rispettivamente pari al 19,6%, il 19,6% e il 18,4% di famiglie "negative".

Va detto, però, che rispetto alla media del resto d'Italia la percezione sulla "bontà" dell'aria rimane comunque a livelli più elevati. 

In poche parole, nelle altre Regioni, mediamente ci si lamenta molto di più. In media, nel 2024, più di quattro famiglie italiane su dieci hanno detto espressamente che percepiscono l'aria troppo inquinata (il 40,6%). 

Il picco è stato raggiunto in Lombardia, con il 57,2% di nuclei familiari non soddisfatti. In Veneto, invece, si parla del 46,1%.

Va ovviamente sempre tenuto conto che ogni regione ha al proprio interno notevoli diversità territoriali e che il dato medio, non disaggregato per province e comuni, può non fotografare la realtà delle cose.

Questo vale ovviamente anche per il Trentino: un conto sono le aree urbane ad alta densità di traffico, per esempio nel capoluogo, altro i comuni di montagna.

O per andare alle aree confinanti, un conto, per esempio, è Milano, altro la provincia montana di Sondrio; un conto è la pianura veneta, altro le Dolomiti Bellunesi.

Va però considerato il fenomeno dell'inquinamento che dalle aree a forte densità industriale e di traffico in pianura padana si sposta con le correnti d'aria anche verso le vallate trentine e dintorni: la montagna subisce anche questa pressione.













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