La Pasticceria Pinetana abbasserà la saracinesca 

Altra chiusura eccellente a fine mese a Baselga di Piné dopo quella della Serraia La titolare: «Terrò solo la produzione in laboratorio». L’Apt: «In centro la crisi c’è»


di Giannamaria Sanna


BASELGA DI PINÉ. A fine settembre un altro pezzo delle Antiche Botteghe di Baselga chiuderà i battenti. Il bar-pasticceria, gelateria Pinetana dopo più di cinquant’anni di “onorato servizio” in corso Roma non alzerà più le serrande. Giovanna, la titolare ha deciso di proseguire solo l’attività di laboratorio di pasticceria.

«I ragazzi hanno preso altre strade e non hanno intenzione di proseguire, per il momento, quella parte del nostro lavoro più impegnativa e a volte meno gratificante – ci spiega Giovanna - mentre io, sento ancora il piacere di dedicarmi alla produzione di dolci, biscotti e torte».

Per i residenti sull’altopiano e, anche, per i turisti è un altro punto di socializzazione che si perde. Dopo la chiusura della pasticceria Serraia, avvenuta in febbraio e ancora molto rimpianta, la Pinetana era un po’ l’unico punto con piccola terrazza che raccoglieva, dal primo caldo sole di primavera all’ultimo d’autunno, i rendez-vous tra signore, amici, famiglie e operatori economici. Anche la gelateria era molto rinomata per la varietà di gusti e apprezzata dai celiaci per il gelato adatto a loro. Un vero peccato, perdere i migliori pezzi dell’economia pinetana.

Tutti sono in attesa, ora, dell’apertura del nuovo Lido, anche se non sarà a portata di “piede” come i due caffè-bar-pasticceria per gli abitanti del centro pinetano. Certo, che il primo pensiero che si affaccia alla mente di chi è alla ricerca del turista e del cliente è legato anche all’offerta che lentamente si attenua, speriamo non fino a sparire. L’altopiano è in una fase positiva di recupero di frequentatori, ma queste inattese chiusure rischiano di non consolidare gli sforzi che Apt e amministrazione comunale stanno da anni profondendo sul marketing, anche se, dice Luca Decarli presidente Apt d’ambito: «La chiusura del Serraia è stata attenuata con l’attivazione di tutta una seria di iniziative, intorno al lago che stanno sostituendo egregiamente il servizio offerto per tanti anni dalla famiglia Broseghini. Un'altra visione, invece, è da riservare al centro di Baselga, che con la chiusura di alcune aziende denota una fase di difficoltà e con questo tipo di turismo sportivo, che dedica solo due-tre giorni al soggiorno, si percepisce un affievolimento della richiesta su Baselga a favore di Montagnaga, Piazze e Brusago». Altra considerazione va fatta sui servizi che il centro di Baselga offre alla comunità residente, che con le chiusure di bar, caffè e pasticcerie perderà molta della sua capacità di aggregazione e di socializzazione.













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