Dal Perginese al Pinetano si sale lungo la strada riservata alle bici 

L’incontro. Ieri al Riposo sul confine tra i Comuni di Pergine e Baselga di Piné cerimonia del taglio del nastro per la tratta pinetana della ciclabile che dal fondovalle sale sull’altopiano. Oss Emer: «La parte che compete a Pergine pronta nel 2021»


Giannamaria Sanna


Pergine. Ieri mattina, per inaugurare ufficialmente con il taglio del nastro, la parte del percorso ciclabile dell’altopiano pinetano di nuova realizzazione, si sono incontrati, sul confine tra i due Comuni di Pergine e di Baselga di Piné i due sindaci Ugo Grisenti e Roberto Oss Emer con Pierino Caresia, presidente della Comunità Alta Valsugana e Bernstol, tutti in bicicletta e dagli assessori all’ambiente Bruno Grisenti, al turismo e sport Elisa Viliotti e dal suo omologo in Comunità, Lamberto Postal.

Il luogo dell’incontro è stato scelto per la bellezza del territorio dove si sviluppa la ciclabile che affianca il percorso del rio Negro, lungo appunto la valle che ne prende il nome, nei territori dei due Comuni. Questo rio che, raccoglie le acque defluenti dal lato sud-est del Monte Costalta, dal Fovo Alto, scorre nella Piana delle Meie di Miola, passa per Prada e attraverso la gola della Clinga, una forra di erosione impressionante e selvaggia, conservata inalterata, continua fino a precipitare nella piana delle Trotte, formando la cascata del Rio Negro in territorio perginese e va a congiungersi con il torrente Fersina nella Valle dei Mocheni, toccando la zona delle Volpare e Viarago.

I sindaci

«La ciclabile pinetana, che recupera il tracciato di fine ottocento progettato per la ferrovia Pergine - Baselga di Piné per portare i pellegrini a Montagnaga, si collega con altre piacevoli ciclabili tracciate con il Gps, si inoltra alla località Riposo verso Montagnaga, recuperando la vecchia percorribilità agricola Puel – Ferrari e arriva al Municipio e poi al Capitello del Serraia, praticamente sempre in tragitti controllati», spiega Ugo Grisenti. «Facendo il percorso inverso si raggiunge il tratto perginese che dal Riposo, attraverso la strada delle Volpare arriva a Viarago e Canezza poi si inserisce nella ciclabile della Valle del Fersina e da lì, naturalmente raggiungendo Pergine, si innesta nella ciclabile della Valsugana. Il nostro è un bellissimo percorso che utilizza vecchie strade sterrate, che già finanziato e con progettazione esecutiva sarà attivo nel 2021», aggiunge Roberto Oss Emer.

«L’intero progetto ha utilizzato un finanziamento del Fondo Strategico Territoriale della Comunità seconda part - prosegue Pierino Caresia -, stanziato dalla Provincia, di 4,7 milioni di euro, per essere concesso ai nostri Comuni che ne facessero richiesta per risorse di questo tipo. Bisogna riconoscere ai due Comuni di Baselga e di Pergine di essere stati i primi a cogliere immediatamente questa opportunità, che ha trovato l’accordo unanime di tutti i sindaci della zona».

Turismo alternativo

Sensibili al nuovo stimolo turistico, e nell’ottica di prevenzione le amministrazioni comunali di Pergine e di Baselga di Piné assieme alla Comunità di Valle Alta Valsugana Bernstol, hanno studiato diverse soluzioni per collegare con piste ciclabili l’Altopiano Pinetano e il Perginese senza far transitare sulle strade provinciali turisti e atleti. Molti i progetti ai quali è stata data adesione fra cui il Dolomiti Lagorai Bike Circuit che vede impegnati i Comuni dell’ambito turistico e le due Comunità di Valle (Alta Valsugana e Cembra) in importanti investimenti per lo sviluppo delle piste ciclabili e per la mappatura di percorsi in gran parte già esistenti.

Il tracciato

«Ancora nel 2015 - spiega l’assessore all’ambiente Bruno Grisenti - avevamo compreso l’importanza di sviluppare la viabilità ciclabile per promuovere la mobilità sostenibile e avevamo dato avvio alla prima trance di lavori del tratto dai Ferrari a Montagnaga. Con la possibilità di utilizzare il Fut, Baselga ha portato a termine i lavori sulla viabilità esistente posta lungo il Rio Negro che dalla località Pont del Ferar, dove è avvenuto il taglio del nastro, arriva al Riposo, per un tracciato di circa 950 metri. La ciclopedonale tutta asfaltata ha una larghezza di 2,5 metri ed una pendenza pressoché costante attorno al 3%. Il successivo tratto, che si sviluppa interamente sul territorio di Pergine, dal Pont del Ferar fino a dopo il Molin dei Sassi Grandi è di circa 1050 metri. Anche questo tratto, che verrà messo in sicurezza, recupera una viabilità esistente, con una pendenza costante del 3% realizzando il collegamento con il fondovalle innestandosi sulla rete ciclabile della Val dei Mocheni, e arrivando fino allo stadio del ghiaccio di Pergine. Così facendo riusciremo a dotare i territori della Comunità di Valle di una viabilità protetta che partendo dalla Valsugana permetterà di raggiungere agevolmente un territorio montano come il nostro con un tracciato che si sviluppa su pendenze agevoli che potranno essere facilmente superate con la diffusione delle bici a pedalata assistita».













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