San Romedio srl, non solo calce 

Predaia, la società si è presentata in consiglio comunale. Prospettive anche turistiche per le gallerie


di Giacomo Eccher


PREDAIA. Prima la presentazione del piano industriale della Miniera San Romedio srl, la società di imprenditori locali che ha rilevato marchio e stabilimenti della Tassullo Materiali, poi il piano di recupero ambientale in deroga di 15 ettari di pascolo in quota sulla Predaia e infine la mozione dei gruppi di minoranza per vietare nel territorio comunale l’utilizzo del glisofato come diserbante. Tutto questo l’altra sera nel consiglio comunale, che si è riunito a Taio in seduta ordinaria.

In apertura lavori l’intervento del presidente della Miniera San Romedio srl, Matteo Covi e dell’amministratore delegato Roberto Covi, società che ha scelto come denominazione una realtà storica del territorio di Predaia, appunto l’antica miniera di San Romedio da cui un tempo si estraevano scisti per produrre l’ittiobenzina e quindi l’ittiolo, per l’industria farmaceutica, mentre il materiale carsico (marna) di risulta serviva per produrre calce idraulica.

«Grazie di poter spiegare in quest’aula la nostra scelta e il nostro programma perché per vincere questa sfida, tutt’altro che facile, abbiamo bisogno anche del territorio in cui l’azienda opera» - ha detto il presidente Covi riassumendo il percorso durato quasi tre anni che ha consentito alla cordata di imprenditori locali di salvare la Tassullo, azienda fondata nel 1909 che rischiava di essere smembrata e quindi di sparire. Delle prospettive del marchio Tassullo e dei due stabilimenti di Tassullo e di Mollaro ha parlato Roberto Covi.

Il piano industriale – ha ricordato - prevede investimenti nella ricerca e sviluppo di nuovi materiali per l’edilizia sostenibile, il rinnovo degli impianti produttivi, tutto supportato da una leadership tecnologica, flessibilità della struttura, team qualificati e qualità dei prodotti naturali, fatti con materie prime selezionate e di origine controllata come la calce e la dolomia del Trentino, destinati all’edilizia sostenibile. Ha anche accennato alle prospettive degli spazi in roccia, le “famose” celle ipogee di Melinda ma non solo che aprono infinite possibilità di utilizzo. «La vecchia miniera San Romedio ha 15 chilometri di gallerie che possono essere utilizzate per vari scopi, non ultimo quello turistico» - ha concluso Roberto Covi facendo intendere di avere idee ben chiare sul futuro della società partendo dalla qualità della calce naturale Tassullo, che per il Trentino, e non solo, rappresenta un unicum.

Parola poi all’agronomo Paolo Pozzatti di Cles che ha presentato, con slide di confronto tra passato ed attualità, il piano di recupero ambientale dei pascoli aperti sulla Predaia. L’iniziativa, che il consiglio ha autorizzato in deroga con un voto all’unanimità, coinvolge proprietà collettive (Asuc) e privati su un’estensione di circa 190 ettari con diradamento di piante valorizzando soprattutto i larici con il ricavo in varie oasi, di oltre 150.000 mq di nuovo terreno a pascolo per lo sfalcio. Il tutto con un investimento di 252.000 euro.













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