TURISMO

Maltempo, fioccano disagi e prenotazioni

Difficoltà di transito soprattutto in valle di Non. Tir senza catene bloccati a Tassullo. Fino all' Epifania, boom di presenze in Trentino Alto Adige



TRENTO. In Trentino nevica. Prudenza sulle strade, soprattutto  nella parte occidentale della provincia. Difficoltà di transito in valle di Non. Con la stagione dello sci, partita come non accadeva da anni, vola il turismo invernale in regione, in testa  nella classifica italiana. Fino all' Epifania sarà boom di presenze.

L'aggiornamento del pomeriggio

Segnalati rallentamenti con circolazione a senso unico alternato, in particolare: sulla statale 43, tra Cles e Mostizzolo e nei pressi del cementificio "Tassullo", per autotreni fermi sulla carreggiata sprovvisti di catene; sulla statale 48 delle Dolomiti, tra Passo S. Lugano e Maso Cela, per incidenti. Su tutte le strade a quote superiori a 800 - 1.000 metri è richiesta attrezzatura invernale montata. In considerazione dell'intensificazione del traffico, sono stati attivati posti di controllo a Carisolo, lungo la ss 239, a Presson (Dimaro Folgarida), lungo la ss 42, a Maso Milano (Campodenno, ss 43), Siror (ss 50) e Mezzolombardo nord, (sp 64).

La situazione in mattinata

E’ ripreso a nevicare intensamente nella parte occidentale della provincia ed in particolare in alta Val Rendena ed alta Val di Sole. Si registra un incremento del traffico lungo la SS 237 e la SS 239 da Ponte Caffaro verso Madonna di Campiglio e lungo la SS 43 della Valle di Non e nel tratto della SS 42 da Mostizzolo a salire verso le stazioni turistiche e di sport invernali della Val di Sole. Per questo oltre al posto di controllo di Presson, nel comune di Dimaro Folgarida, a partire dalle ore 10.30 è stato attivato anche il posto di controllo di Carisolo. A partire dalle ore 11.00 è stato istituito il divieto di transito per autotreni ed autoarticolati nel tratto della SS 42 tra Fucine (Ossana) e Passo Tonale (Vermiglio).

La nevicata, in corso dal tardo pomeriggio di ieri, ha interessato maggiormente la parte occidentale e settentrionale del territorio provinciale dove la quota neve si è abbassata fino a circa 300 metri, mentre ad est si è registrata pioggia mediamente fino a 600-800 metri. Nel fondovalle, a quote superiori ai 600 metri sono caduti tra i 5 ed i 10 centimetri, mentre più in quota, sui passi dolomitici, nelle zone di Passo Tonale e Madonne di Campiglio la coltre nevosa ha raggiunto spessori tra i 15 ed i 25 centimetri. Le strade principali sono transitabili, senza particolari difficoltà nel fondovalle, dove peraltro si raccomanda di viaggiare con prudenza per fenomeni localizzati di pioggia gelata. E’ richiesta l’attrezzatura invernale montata a quote superiori agli 800 -1000 metri.

Vola il turismo invernale in regione: numeri da record sulle piste

Nella indagine del Centro studi Cna, a salire sul podio più alto per crescita di presenze sarà il Trentino Alto Adige (+19%), seguito dalle damigelle d’onore Lombardia (+17%) e Piemonte (+16%). Quindi, a seguire, Valle d’Aosta (+14%) Friuli Venezia Giulia (+13%), Veneto (+11%) e le regioni appenniniche, con Toscana ed Emilia Romagna, Abruzzo e Lazio (+10% complessivo). Un andamento, se confermato a consuntivo, molto soddisfacente per tutta la filiera turistica italiana.  Turismo invernale che tira in tutto lo Stivale. Un milione e 850 mila presenze tra Natale, Capodanno e l’Epifania. Centoventimila in più dello scorso anno. Un’impennata del 7,5% rispetto al 2016. Un miliardo e 600 milioni d’incassi (+7,7%). Un boom di presenze e di fatturato trainato dal generale inverno e dalle sue abbondanti nevicate. Un formidabile alleato della filiera turistica "bianca" italiana in questo primo scorcio di stagione. Un fatturato di 10,6 miliardi per l’intera stagione sulla neve, marzo incluso. Quasi 11 milioni di presenze. Se le premesse saranno confermate, saliranno a quasi 11 milioni le presenze complessive sulla neve tra dicembre di quest’anno e marzo del 2018 (80/100 giorni di attività). Seicentotrentamila (+6,2%) oltre quelle registrate nella stagione 2016/2017, per un fatturato stimato in 10,6 miliardi (+6,6%). A prevedere queste performance una indagine condotta dal Centro studi Cna su un campione significativo di operatori turistici delle principali località sciistiche italiane che addirittura puntano su molti "tutto esaurito" nelle prossime festività.  In testa proprio il Trentino Alto Adige.













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