Montagna

Sull’Adamello una “carota” di ghiaccio lunga 270 metri: per cambiare la storia

Al via i lavori di allestimento del campo di base della più importante spedizione delle Alpi per misurare e ricostruire gli ultimi 300 anni dell’area alpina. Il progetto si chiama Ada 270



TRENTO. Con i suoi 270 metri di ghiaccio rappresenta il più importante e potente archivio della storia ambientale ed umana delle Alpi: il Ghiacciaio del Mandrone, sul massiccio dell'Adamello, ha molto da raccontare in termini di ambiente e clima, e per la prima volta questo speciale “libro della Natura” potrà essere aperto grazie al progetto Ada 270.

Mai prima d'ora, infatti, nell'intero Arco alpino sono stati perforati 270 metri di ghiaccio, che è precisamente l'obiettivo. Si parte con l'allestimento del campo base e i lavori di preparazione alla perforazione, che durerà circa tre settimane.

Grazie a una serie di strumenti di perforazione e conservazione del ghiaccio, il progetto prevede l'estrazione di una "carota" di ghiaccio di 270 metri, che sarà poi destinata ad analisi e misurazioni da parte del team scientifico per andare a ricostruire gli ultimi 200-300 anni della storia climatica e ambientale dell'area alpina.

Lo studio permetterà di rivelare per la prima volta il profilo di temperature verticale del ghiaccio e gli allungamenti e le deformazioni che si presenteranno sulla verticale del foro di perforazione.

“L'obiettivo - ha detto Fabrizio Piccarolo, direttore di Fondazione Lombardia per l'Ambiente - è rilevare gli effetti del cambiamento climatico e delle sue conseguenze su territorio, ambiente e disponibilità idrica attuale e futura. La ricerca vuole spostare l'attenzione dello studio sui ghiacciai da una prospettiva esclusivamente climatica (com'è stato prevalentemente fino ad oggi) ad una ambientale, mirando ad estrarre tutte le preziose informazioni, comprese quelle biologiche, geologiche e chimiche, presenti nel più profondo archivio d'Italia.

Questa ricerca ci permette anche di riprendere e focalizzare tutta una serie di temi importanti connessi al cambiamento climatico delle aree alpine, come lo scioglimento del permafrost, l'intensificarsi degli eventi di dissesto e altre tematiche ambientali che sicuramente condizioneranno lo sviluppo del territorio nei prossimi cinquant'anni”.

Partner pubblici e privati del progetto "ADA 270" sono Regione Lombardia, Fondazione Lombardia per l'Ambiente, Comunità Montana della Valcamonica (partner istituzionali e finanziatori del progetto), Università Bicocca, Politecnico di Milano, Land & Cogeo (partner tecnici e scientifici attuatori, coordinati da Fondazione Lombardia per l'Ambiente), Edison, Valcamonica Servizi e Acqua Surgiva (sponsor privati).

In particolare la Regione Lombardia sta già lavorando ad un progetto per l'alta Valcamonica per il monitoraggio delle colate detritiche, proprio nella zona dell'Adamello, con un contributo di 60 mila euro, soprattutto per gli aspetti riguardanti il monitoraggio della perforazione. 

"Il Mandrone - annota Valter Maggi, docente di Geografia fisica e geomorfologia dell'Università Bicocca e coordinatore del team scientifico del progetto che si svolge nel territorio di Saviore dell'Adamello - è il ghiacciaio più profondo d'Italia: 270 metri di ghiaccio che raccontano com'è cambiato il clima e qual è stato l'impatto dell'uomo sulle Alpi Centrali negli ultimi secoli.

La carota di ghiaccio prelevata dai ricercatori sarà studiata presso l'EuroCold Lab dell'Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con enti di ricerca Italiani e stranieri, e permetterà di ricostruire la storia di tutto ciò che si è depositato sul ghiacciaio, di origine naturale oppure umana".

"Il Parco dell'Adamello - ha ricordato Massimo Maugeri, assessore con delega al Parco dell'Adamello della Comunità Montana Valle Camonica - si fregia di avere al proprio interno il ghiacciaio più grande di tutte le Alpi Italiane. Considerata questa valenza per noi è estremamente importante cercare di tutelarlo e valorizzarlo".

Mirco Pendoli, assessore all'Ambiente della Comunità Montana Valle Camonica, ha evidenziato che il territorio, riconosciuto Riserva della Biosfera all'Unesco anche grazie alla presenza dell'immenso ghiacciaio dell'Adamello, è "una grande opportunità sia dal punto di vista scientifico, ambientale e climatologico".

"Da subito - spiega Lino Zani, responsabile della comunicazione di ADA 270 - vogliamo allargare ad un pubblico più vasto possibile i contenuti di questa operazione senza precedenti, in sintonia con gli obiettivi di educazione ambientale e conoscenza scientifica connaturati al progetto. Per questo, già nella fase di estrazione del ghiaccio, abbiamo previsto un collegamento continuo con il Campo Base, con collegamenti quotidiani di circa tre ore con le scuole, con istituti di ricerca, università, redazioni giornalistiche e mezzi d'informazione, per facilitare il coinvolgimento diretto di chiunque abbia a cuore la tutela dell'ambiente e il valore del nostro territorio".













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