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Rifugi, Egidio Bonapace lascia il Segantini. La Sat cerca il successore

L’ex presidente dell'Accademia della Montagna e del Trento Film Festival lo ha gestito per quasi 10 anni. Le candidature sono aperte con scadenza 12 settembre



TRENTO. Dopo quasi 10 anni, Egidio Bonapace, guida alpina, già presidente dell'Accademia della Montagna e presidente del Trento Film Festival, oltre che accademico del CAI, lascia la gestione del Rifugio d’Amola “G. Segantini”.

Egidio, guida Alpina fin dal 1983, ha girato tutto il mondo scalando diverse vette, dalle Alpi all’Himalaya, conoscendo da vicino le più importanti culture che popolano le valli e le montagne di tutti i continenti.

Nato in mezzo alle montagne e conoscitore delle stesse a 360 gradi, ex gestore del rifugio Giorgio Graffer per una ventina d'anni nel cuore del Brenta, con le sue molteplici esperienze, ci insegna che bisogna lasciare il passo alle nuove generazioni...

"Lascio con dispiacere - dichiara Egidio - ma non abbandonerò la mia amata montagna".

Il rifugio, che si trova ai piedi della Presanella, è stato inaugurato nel 1901 e deve il nome al grande pittore Archese Giovanni Segantini, il quale si dedicò attivamente al racconto delle montagne attraverso la sua pittura. Successivamente al vecchio rifugio a forma di "cubo", ne venne affiancato uno nuovo e moderno: era il 4 settembre 1977.

Collocato in un ambiente suggestivo, carico di memorie storiche e armonie naturali, il rifugio trae le sue origini in stretto legame con le prime ascensioni della cima Presanella, di cui ne costituisce una base di partenza.

Da Clemente Maffei Gueret a Egidio Bonapace, la SAT inaugura così la ricerca di un nuovo rifugista.

Le candidature sono ufficialmente aperte con scadenza 12 settembre 2021.













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