animali selvatici

Morta la "lupa alfa": fondatrice del branco del Tonale

Ha dato alla luce molti cuccioli: la stima è che siano almeno quattro i gruppi che discendono dall’esemplare


di Daniele Peretti


TONALE. Gli operatori del Parco nazionale dello Stelvio hanno annunciato la scomparsa della “lupa alfa” che avrebbe fondato il branco del Tonale e che è stata la prima a scegliere il Parco dello Stelvio Lombardia come proprio territorio. Le prime tracce furono trovate da un giovane ricercatore del Parco nel 2021 che fotografò una femmina adulta: la sua scomparsa segna la fine di un’era simbolica per il riorno del lupo sulle Alpi. Da allora fu monitorata e ci furono periodici aggiornamenti condivisi sui social, ma l’ultimo avvistamento risale all’agosto dello scorso anno quando fu vista sola, lontana dalla zona del rendez-vous, il luogo dove si trovavano i suoi cuccioli. Da allora, nessuna traccia.

La lupa aveva una particolare caratteristica: era monocola, deficit visivo che però non le ha impedito di guidare la il branco. Nei video di caccia era sempre davanti a tutti ad indicare la strada, la prima ad inseguire le prede. Franco Claretti, direttore del Parco Nazionale dello Stelvio, spiega: “La sua scomparsa rientra nel naturale ciclo di vita dei lupi che raramente superano i 6 – 7 anni in natura a causa delle difficili condizioni ambientali. Probabilmente, si è allontanata per morire, come spesso accade tra questi animali”.

Anche se la femmina alfa non c’è più, il suo impatto è destinato a durare nel tempo. Dal 2019 al 2023 ha dato alla luce molti cuccioli, alcuni hanno formato nuovi branchi nella regione, contribuendo alla ricolonizzazione naturale delle Alpi. La stima è che siano almeno quattro i gruppi che discendono dalla lupa alfa. Per gli operatori del Parco, la sua assenza segna la fine di un’era. Dopo anni di monitoraggio, si erano abituati alla sua presenza, ai suoi movimenti, alle sue apparizioni sui video delle fototrappole. Ora sarà una nuova lupa a prendere il comando del branco del Tonale, ma il ricordo della sua prima fondatrice resterà impressa nei racconti e nelle immagini raccolte in questi anni.













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