Gestione delle piazzole di atterraggio dell’elicottero: i rifugisti trentini vanno a lezione alla Scuola del Soccorso alpino
Nuovo appuntamento del corso di formazione. La collaborazione fra le due realtà ha già portato a dotare i rifugi di una radio per facilitare le comunicazioni con i soccorritori e di un “jacket” ad alta visibilità da indossare nel caso di interventi di soccorso nelle vicinanze
TRENTO. Si è svolto mercoledì 7 maggio un nuovo appuntamento del corso di formazione organizzato dalla Scuola del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino per i rifugisti dell’Associazione gestori rifugi del Trentino, nell’ambito dell’accordo di collaborazione firmato tra le due realtà nel 2022.
Questo patto ha portato nel tempo a dotare i rifugi aderenti al progetto di una radio per facilitare le comunicazioni con i soccorritori, e di un “jacket” ad alta visibilità da indossare nel caso di interventi di soccorso nelle vicinanze del rifugio. La collaborazione prevede anche la messa a disposizione da parte dei rifugisti di uno spazio all’interno del rifugio dove riporre materiale da soccorso e dei percorsi formativi e aggiornamenti tecnici per i gestori dei rifugi.
Dopo i saluti del direttore Operativo del Nucleo Elicotteri Piergiorgio Rosati, della presidente dell’Associazione gestori rifugi del Trentino Roberta Silva, del presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino Walter Cainelli e del direttore della Scuola provinciale del Soccorso Alpino Piergiorgio Vidi, la giornata di formazione svoltasi al Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento è entrata nel vivo.
I 33 gestori di rifugi partecipanti hanno potuto approfondire il tema della gestione delle piazzole di atterraggio dell’elicottero, grazie all’intervento di Marco Cosentino, Ground Operations Manager della Provincia Autonoma di Trento; il tema della gestione, montaggio e funzionamento di un importante strumento di soccorso, la barella Lecco, grazie a Franco Nicolini, soccorritore e tecnico di elisoccorso di grande esperienza; nozioni sanitarie di base, grazie alle competenze dei sanitari del Soccorso Alpino Eva Neznama, Massimo Dal Lago e Michele Bertagnolli.
Le nuove competenze acquisite dai 33 partecipanti consentiranno ai soccorritori di avere un supporto valido e immediato sul campo, sia dal punto di vista logistico che informativo e operativo, e permetterà alla macchina del soccorso in montagna di intervenire ancora più tempestivamente.