Coronavirus

Ricciardi rilancia: “Serve subito un lockdown nazionale di un mese”

Per il consulente del ministro della Salute Speranza le zone multicolore non funzionano



ROMA. - In questa fase "è inutile perdere tempo con le zone multicolore" che vanno bene "in un'epidemia discendente, non nella fase attuale di plateau o di crescita".

"Serve un lockdown nazionale, severo e immediato di tre-quattro settimane per facilitare la vaccinazione e proteggerla dalla variante inglese, che altrimenti prenderebbe il sopravvento anche in Italia aumentando i contagi".

E’ il pensiero di Walter Ricciardi, direttore scientifico degli Istituti Maugeri, e consulente del ministro della Salute Speranza. Le misure prenatalizie "hanno impedito una crescita enorme dei contagi, ma non li hanno diminuiti - spiega -. La curva è stabile da molto tempo a un livello alto che rischia di nuocere alla campagna vaccinale, oltre che continuare a uccidere circa 500 italiani al giorno".

Per ogni caso accertato "ce ne sono uno o due non rilevati. In Italia si possono stimare 5-600mila attualmente positivi". Se le regioni "continueranno a vivere le zone rosse come stigma resteranno sul plateau per sempre". Anche i numeri più recenti, che la Lombardia vorrebbe venissero tenuti in considerazione, "sono in peggioramento". In questa fase anche il ritorno a scuola "è sconveniente, perché ogni attività di massa in questa fase va bloccata".

La Pfizer ha annunciato un rallentamento di produzione di vaccini della Pfizer "ma recupererà entro pochi mesi". Ricciardi è ottimista sul vaccino AstraZeneca: "il 29 gennaio si esprimerà l'Ema e da febbraio arriveranno le dosi. Credo verrà approvato nella versione con due dosi piene che copre circa al 60 per cento. Se poi l'autorità italiana lo autorizzasse anche con la prima mezza dose più la seconda intera si arriverebbe circa al 90".

L'immunità di gregge si potrebbe raggiungere entro l'anno se "basterà il 75 per cento degli italiani vaccinati. Con la variante inglese si salirebbe al 95 e questo è uno dei motivi per cui ora serve un lockdown". 













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