Borgo festeggia il primato: superati i 7 mila residenti 

Storico traguardo nel 2019. La soddisfazione del sindaco Enrico Galvan. Al 31 dicembre l’anagrafe ha contato  7.003 abitanti, contro i 6.953 del 2018. Le donne sono 3.565 contro 3.438 uomini. Matrimoni in calo. Aumentano le famiglie


Marika Caumo


Borgo. Nel 2019 il paese per la prima volta supera quota 7.000! Un dato storico per Borgo, che da parecchi anni si avvicinava a questo traguardo, senza mai però riuscirci. Soddisfatto il sindaco Enrico Galvan che ha analizzato i dati forniti dall’ufficio anagrafe relativi all’anno appena trascorso.

Il capoluogo della Valsugana al 31 dicembre scorso contava 7.003 abitanti, contro i 6.953 del 2018 (+50). Da diversi anni si registrava un continuo alternarsi nei numeri, ora finalmente i “7mila” sono stati raggiunti.

I dati

Addentrandosi nei dati vediamo che rispetto al 2018, lo scorso anno sono diminuite le nascite ed anche i defunti. Boom invece di chi ha preso residenza a Borgo, in leggero calo chi ha lasciato il paese. Dopo diversi anni di decremento si è registrato un forte aumento della popolazione straniera, che sfiora il 10%. Infine nel 2019 c'è stata una grande crescita nel numero di nuclei famigliari mentre calano i matrimoni, e si continua a preferire il rito civile rispetto a quello religioso.

Sui 7.003 abitanti dello scorso 31 dicembre, le donne hanno sempre la meglio sui maschi (3.565 contro 3.438), anche se aumentano di 20 unità a fronte del +30 tra gli uomini. Nel 2019 sono nati 47 bambini (21 fiocchi azzurri e 26 fiocchi rosa), ovvero un -15 rispetto al numero registrato nel 2018, mentre per quanto riguarda i decessi, sono morte 64 persone (43 a Borgo e 21 fuori comune) di cui 34 uomini e 30 donne: erano 84 l'anno precedente. Il saldo tra nascite e decessi si chiude dunque con un "meno" 17.

Immigrazione

Sul fronte degli spostamenti dentro e fuori Borgo lo scorso anno gli immigrati sono stati ben 317 (erano 290 nel 2018, 282 nel 2017, 263 nel 2016), suddivisi in 169 maschi e 148 femmine, di cui 257 provengono da altri comuni e gli altri dall'estero, mentre sono 250 (264 nel 2018, 260 nel 2017, 274 nel 2016) di cui 126 uomini e 124 donne, le persone che da Borgo si sono trasferite in altri comuni (227) o all’estero. Il saldo qui è positivo: +67 unità.

Gli stranieri

Un discorso a parte meritano i 680 cittadini stranieri residenti nel Comune: un numero in forte crescita (+67) rispetto al 2018 ed in controtendenza rispetto agli anni scorsi. Dei 680 residenti, 339 sono uomini e 341 donne: rappresentano il 9,7% del totale. Per quanto riguarda la provenienza, 120 (+11) arrivano dai paesi dell’Unione Europea (in primis dalla Romania, con 90 residenti), 161 (+9) dall’Africa (di cui 118 marocchini), 53 (+13) dall’America (con 28 cittadini provenienti dalla repubblica dominicana), 109 dall’Asia (+ 25, di cui 72 cinesi). La maggioranza, ben 237 cittadini (+9, ma comunque si tratta di numeri lontani dai 366 del 2013), è originaria di altri paesi europei, in particolare Albania (97), Bosnia (30), Kosovo (31) e Moldavia (31) e Macedonia (22).

Famiglie e matrimoni

In conclusione famiglie e matrimoni. Grosso aumento dei nuclei famigliari: al 31 dicembre scorso erano 3.038 (+45 rispetto a fine 2018), di cui 11 convivenze. In calo invece i matrimoni: 20 quelli celebrati lo scorso anno (di cui 16 a Borgo e 4 fuori comune): erano 31 nel 2018, 28 nel 2017, 38 nel 2016. 14 le coppie che hanno scelto il rito civile e solo 6 hanno optato per la cerimonia religiosa.

«Una situazione positiva, con la comunità che aumenta anche nella presenza di cittadini stranieri, in controtendenza rispetto ad altri Comuni. Auspico che questi dati facciano rivalutare Borgo come nucleo pulsante della Valsugana dove possono convivere serenamente diverse realtà culturali e di provenienza- spiega il sindaco Galvan, che precisa- Questi nuovi flussi non hanno inciso in questioni di sicurezza, non ho rilevamenti di particolari problemi, se non alcune situazioni comuni ad altri centri, comunque monitorate con costanza e capillarità dalle forze dell’ordine».

Pianificazione urbanistica

Per quanto riguarda la pianificazione urbanistica, Galvan precisa che nel 2020 si lavorerà alla revisione del Prg che, anticipa, non spingerà sul consumo di nuovo territorio ma sull’integrazione al Piano dei Centri storici (con quest’ultimo che approderà in consiglio tra aprile e maggio). “Un lavoro che disegnerà il futuro di Borgo e dovrà avere una visione d’insieme degli aspetti urbanistici, residenziali, di servizi e logistica. Puntiamo sul fatto che sarà il centro storico, ora con spazi sottoabitati, a fare la differenza: qui ci sono molti edifici non utilizzati, o solo in parte. Se si riesce a riqualificarlo, se ne guadagnerà sotto tutti gli aspetti” conclude il sindaco.















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