Turismo in difficoltà più presenze in luglio ma la crisi si sente

Le Apt di Fiemme, Fassa, Campiglio, Folgaria e Bondone:. «Spese in contrazione, per fortuna ci sono gli stranieri»


di Giuliano Lott


TRENTO. Un inizio di stagione stentato, ma da metà luglio il trend è cambiato per le maggiori stazioni turistiche trentine. Merito soprattutto del meteo, che era stato impietoso a giugno, con piogge e temperature quasi invernali. Ma ora il sole scalda le città facendone fuggire gli abitanti verso mete più fresche, e la montagna trentina se ne avvantaggia. Intanto però, per effetto la crisi, le abitudini del turista sono cambiate: gli italiani pernottano sempre meno giorni (ormai lo standard è tra i due e i tre giorni), appena bilanciati dagli stranieri che invece fanno registrare - seppure in assenza di cifre oggettive sul mese di luglio - un ritorno di interesse per le nostre zone e si fermano anche oltre la settimana. «Dopo un avvio così così - racconta Bruno Felicetti dell’Apt della Val di Fiemme - da metà luglio le presenze hanno visto una netta ripresa, e in questi giorni siamo agli stessi livelli dello scorso anno. Se il meteo ci aiuta possiamo fare un buon agosto». I turisti, specie gli italiani, spiega Felicetti «prenotano all’ultimo minuto, controllano le previsioni del tempo e si fermano due o tre notti. Se il tempo è buono, a volte prolungano la vacanza». Lieve incremento di stranieri (tedeschi e olandesi, in gran parte, ma anche scandinavi). «Gli italiani sono più attenti ai costi e si fermano in media meno giorni» conclude Felicetti.

In Val di Fassa il discorso non cambia di molto. «Grazie al bel tempo, a luglio siamo arrivati ai livelli di affluenza del 2012, ma l’impressione è che stiamo assistendo a una forte contrazione della spesa. I turisti hanno difficoltà a concedersi qualsiasi extra, dal caffè alla bevanda. Gli eventi sportivi, dal ritiro della Fiorentina al Tour de Pologne , aiutano a mantenere alti livelli di presenze, ma i soggiorni si sono abbreviati. In compenso, abbiano constatato un aumento notevole delle Panorama Card: un 9% in più rispetto allo scorso anno che testimonia come sempre di più il turista sceglie di raggiungere la nostra zona con i mezzi pubblici e abbia pertanto bisogno di un efficiente servizio di mobilità locale, fornito con la card». I costi degli alberghi spesso sono più bassi del 2012. «Si riesce così a compensare le presenze, ma i margini, per il settore alberghiero, sono sempre più bassi». A Campiglio, i dati sono in linea con la tendenza generale. «Mancano i dati di luglio - spiega Marco Masè dell’Apt locale - ma il turismo scricchiola come dappertutto. I grandi eventi, come il ritiro dell’Inter o il Tour de Pologne e altre iniziative promozionali ci consentono di stare in piedi. A luglio però abbiamo venduto circa 500 Dolomiti Card in più rispetto alle 1800 dell’anno scorso. L’offerta è proposta di più dai nostri operatori ed è anche un segnale rispetto alle permanenze: la carta di servizi può essere utilizzata da chi si ferma almeno una settimana. Sono curioso di vedere dai dati se la presenza degli stranieri è aumentata come pare, ma per il momento è solo una sensazione». Inizio stagione difficile anche a Folgaria. «Il maltempo e la crisi non ci hanno aiutato - commenta Stefano Tomasi dell’Apt - ma ora c’è una ripresa, benché ripetere il successo del 2012 sia impensabile. Calo dei prezzi? Non mi sembra, piuttosto il turista spende meno nell’extralberghiero. ne soffrono bar e negozi». E il Bondone? «Non va male - risponde Elda Verones (Apt) - grazie alle proposte last minute e agli eventi sportivi come la Leggendaria Charly Gaul, ma ancheall’inaugurazione del Muse, che può avere un effetto positivo anche a lungo termine. E per settembre stiamo ricevendo molte prenotazioni on line dall’Asia per il mondiale cicloamatori».













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