la movida

Trento, in via Santa Maria Maddalena obbligo di “steward” e vendita da asporto di alcol vietata dalle 24 alle 7

Il sindaco Franco Ianeselli ha firmato l’ordinanza per “Kafé Matrix” e “La scaletta”. «Provvedimento equilibrato, che non spegne la socialità e responsabilizza i locali. Si tratta di una sperimentazione, monitoreremo gli effetti» dice



TRENTO. “E’ stata firmata dal sindaco Franco Ianeselli un’ordinanza, predisposta in base al nuovo Regolamento per la convivenza, per arginare le situazioni di incuria, di disturbo della vivibilità urbana e a tutela del riposo nella zona di via Santa Maria Maddalena”.

L’annuncio arriva – sotto forma di comunicato stampa – dal Comune di Trento.

"A seguito delle lamentele da parte dei residenti e del comitato “antidegrado città di Trento” e del perdurare di situazioni di rumorosa aggregazione nelle ore serali soprattutto intorno ai locali della zona – si legge nella nota – il provvedimento dispone, a partire da domani, 30 aprile 2022, e fino al 28 maggio 2022 (prorogabile), nelle seguenti vie: via Santa Maria Maddalena, vicolo Santa Maria Maddalena, via Ferruccio, vicolo San Marco (tra il civico 20 e via Marchetti), vicolo San Pietro: - il divieto ai titolari dei pubblici esercizi “Kafè Matrix” e “La Scaletta” di effettuare la vendita per asporto di bevande alcooliche di qualsiasi gradazione, nella fascia oraria dalle ore 24 alle ore 7 del giorno successivo; - l’obbligo di impiego di personale addetto ai servizi di controllo da parte dei pubblici esercizi “Kafè Matrix” e “La Scaletta” tra le ore 21 e l’orario di chiusura ed anche oltre detto orario, per il tempo necessario ad evitare lo stazionamento degli avventori nei pressi dei locali.

E poi l’obbligo di impiego di non meno di due addetti ai servizi di controllo nelle giornate di mercoledì, venerdì e sabato per ciascuno dei due pubblici esercizi “Kafè Matrix” e “La Scaletta”, oppure l’impiego di 3 addetti nel caso in cui il servizio di controllo venga svolto in forma associata con altri esercizi limitrofi, garantendone comunque l’adeguatezza in relazione all’afflusso di clienti.

“Si tratta di un provvedimento equilibrato, che non punisce la socialità ma neppure lascia le cose come stanno – commenta il sindaco Ianeselli – Il regolamento della convivenza ci aiuta perché mette a disposizione una serie di strumenti che responsabilizzano sia i locali sia i ragazzi nella gestione della socialità notturna.

È una sperimentazione, i cui effetti andranno monitorati, con la possibilità di confermare oppure aggiustare e calibrare meglio i provvedimenti. L’obiettivo è quello di dare una risposta alle segnalazioni dei residenti senza però spegnere la socialità, che va indirizzata non repressa”.













Scuola & Ricerca

In primo piano