bolzano 

Sotto sequestro la parete  della tragedia alla Salewa

BOLZANO. Il reato ipotizzato dalla procura di Bolzano nei confronti di ignoti è quello di omicidio colposo. Un atto dovuto, quello della magistratura inquirente, per poter avviare l’indagine e...



BOLZANO. Il reato ipotizzato dalla procura di Bolzano nei confronti di ignoti è quello di omicidio colposo. Un atto dovuto, quello della magistratura inquirente, per poter avviare l’indagine e compiere tutte le verifiche necessarie a fare chiarezza sul tragico incidente che venerdì pomeriggio è costato la vita a Jakob Müller, il 70 climber di Terlano, caduto da un’altezza di 12 metri mentre era impegnato su una delle pareti del Salewa Cube, a Bolzano sud. Parete che, nella parte su cui era salito lo sportivo qualche istante prima della fatale caduta, è stata posta sotto sequestro. «Ovviamente, qui tutti siamo costernati per quanto accaduto – commenta Martin Knapp, responsabile della struttura sportiva della Salewa – e siamo vicini alla famiglia del signor Müller. Allo stesso tempo siamo sereni rispetto all’esito delle indagini avviate dalla Procura di Bolzano. Da parte nostra, infatti, siamo convinti che, purtroppo, quella di giovedì sia stata una tragica fatalità. Da quando il Salewa Cube è stato aperto, sette anni fa, è stato frequentato da ben 400 mila persone e, con quello di giovedì, due soli sono stati gli incidenti gravi». Una percentuale bassissima, insomma, per una struttura moderna progettata e realizzata nel rispetto dei più avanzati standard di sicurezza. Standard che non possono prevedere l’errore umano.















Scuola & Ricerca

In primo piano