Seggiovie chiuse per sciopero: a Madonna di Campiglio non si scia

La protesta dei dipendenti rischia di appiedare i turisti per il secondo weekend consecutivo. Il governatore Dellai: "Danno d'immagine enorme per tutto il Trentino"



MADONNA DI CAMPIGLIO. Seggiovie e funivie chiuse per sciopero a Madonna di Campiglio. Per il secondo weekend consecutivo i turisti in vacanza nella perla delle Dolomiti trentine rischiano di non poter sciare su tutte le piste del comprensorio.

Già nello scorso fine settimana sono rimasti aperti solo 5 impianti su 19, costringendo la società che gestisce le funivie a praticare uno sconto del 50 per cento sugli skipass giornalieri. Ma il contenzioso fra la società e i dipendenti, legato a questioni sindacali su orari di lavoro e pausa pranzo, non si è risolto. E i lavoratori annunciano una nuova protesta, con il rischio di creare un danno più d'immagine che economico all'intero comparto turistico del Trentino.

Uno scenario che preoccupa anche il governatore Lorenzo Dellai, intervenuto sulla vicenda.
''Fortissima preoccupazione'' è stata espressa dal presidente della Provincia autonoma di Trento alla notizia della dichiarazione di un nuovo sciopero proclamato per sabato e domenica prossimi da parte dei dipendenti della società Funivie Madonna di Campiglio.

Dellai ha definito il nuovo sciopero ''un danno per tutto il Trentino che sta lottando per uscire dalla crisi'' e ha aggiunto: ''Mi risulta che tale dichiarazione sia stata pronunciata dopo che la società aveva avanzato precise e significative proposte di mediazione con quanto richiesto dalle organizzazioni sindacali aziendali. La Giunta provinciale esprime l'auspicio che da parte sindacale prevalga un atteggiamento di maggiore responsabilità, che permetta di raggiungere un ragionevole accordo con la società.

Non possiamo non rilevare - ha concluso Dellai - che siamo nel pieno di una stagione invernale che vede il Trentino sempre più impegnato a difendere i propri spazi di mercato nel campo del turismo. Tutto ciò mentre la Provincia, assieme alle organizzazioni sindacali e agli imprenditori, concentra i propri sforzi su un preciso obiettivo: quello di uscire da una crisi globale che mette a serio rischio molti posti di lavoro.

Ecco perché questa vicenda sta provocando per noi un serio danno: non tanto alla società Funivie Madonna di Campiglio quanto piuttosto all'intera comunità della Rendena e a tutto il Trentino''.













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