Dopo la primavera fredda, il commercio spera nei saldi 

Svendite. L’abbigliamento (il settore scarpe in particolare) ha pagato il mese di maggio con temperature invernali Da qualche giorno sono partiti gli sconti e i dettaglianti puntano a recuperare la stagione “bruciata” dal meteo  



Trento. Quest’anno ad aspettare i saldi sono i negozianti: una primavera troppo fredda ha bloccato la vendita di quasi tutti i prodotti, ma in particolar modo di scarpe e sandali e così questi mesi di sconti, si spera possano trasformarsi in una manna in grado di riequilibrare il bilancio.

Partenza lenta

La partenza però è stata al rilento – quasi tutte le svendite sono cominciate dopo il 20 giugno e dureranno fino a fine agosto-, troppo caldo perché la gente abbia voglia di uscire per andare a provare vestiti e accessori. La notte bianca? «Non serve a nulla, il tema è mangiare e bere e non certo andare in giro con i sacchetti. La Trento – Bondone non fa venire la gente in città, tanto che quest’anno abbiamo deciso di chiudere». Grazia Martini del negozio “Robe di Kappa” di Via Suffragio prosegue: «In tutte le città, i portici sono il salotto del centro. È sufficiente andare a Bolzano per averne un esempio. A Trento sono oggetto di un degrado architettonico unico nel suo genere. Noi siamo in prima fila nel fare il possibile per il rilancio e riqualificazione della via, ma ci scontriamo con un muro». In Via Suffragio anche uno dei pochi negozi di design che non faccia parte di grandi catene: Details con sconti sugli articoli esposti, ma anche su quanto ordinato fino a fine mese: « Dal 15 al 75% scontiamo il fine serie, gli ultimi pezzi rimasti o quelli esposizione. Ma abbiamo in promozione – spiega Roberta Pedrotti – anche quanto viene ordinato fino a fine luglio».

Saldi tutto l’anno

Il problema è anche quello che ormai le svendite non sono più stagionali, ma durano tutto l’anno, magari sotto forme diverse come lo possono essere le Carte Fidelity, Black Friday, promozioni specifiche e poi bastano quindici giorni di preavviso per dare il via ad una svendita. «È il mercato globale che ormai detta le regole – osserva Andrea Grigoli – e opporsi non avrebbe senso. Mi spiego. I commercianti potrebbero anche mettersi d’accordo con la Camera di Commercio di Trento per disciplinare le svendite che continuerebbero come sempre hanno fatto a Verona, Vicenza e Brescia tanto per fare qualche esempio e sarebbe come darci la mazza sui piedi». In tempi di crisi avete aperto un secondo negozio ( in Via Malpaga quello storico e in Via San Marco il nuovo ndr), soddisfatti? «Abbiamo voluto ampliare l’offerta per i clienti. In Via Malpaga c’è l’attività storica e in Via San Marco proponiamo le scarpe. La primavera fredda non ci ha aiutato, ma speriamo che tra turisti e trentini le vendite stagionali possano tornare in quota».

Alla “ Bottega Verde” di Via Oriola si parte da un euro, ma solo per alcuni prodotti in confezione specifica per questa promozione. Per gli altri articoli gli sconti arrivano fino al 50%. Insomma per un’altra volta, il centro è tornato ad essere il “ centro degli sconti” e se si ha la possibilità di spendere, si possono fare dei buoni affari. Secondo un sondaggio di Confesercenti, la spesa media per famiglia sarà di circa 270 euro, 104 a persona. Cifre decisamente contenute, forse troppo per sperare di riequilibrare il crollo delle vendite nei mesi primaverili. Ma quello delle vendite è un gioco all’incastro che non è per nulla facile riuscire a portare a termine. L’inizio stagione è fondamentale, se non succede si punta sulle svendite , ma dopo le prime tre settimane la gente comincia a pensare all’ormai prossimo cambio di stagione e rimanda gli acquisiti.

Non solo abiti e scarpe

E per gli altri settori? «Da noi – conclude Roberta Pedrotti – la promozione la si può trovare tutto l’anno. Anzi abbiamo uno spazio dedicato che modifichiamo tutte le settimane. Per gli articoli al di fuori dell’abbigliamento, la richiesta è costante, si acquista anche per necessità e non sempre vince l’offerta a minor prezzo». Su tutto incombe internet dove svendite e promozioni non sono disciplinate, ma che fatto toglie una percentuale importante di possibili acquirenti. D.P.

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