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Caro-energia, a Trento 19 gradi negli uffici. Saranno spenti prima i monumenti e le luci di Natale

Costi dell’elettricità aumentati da 2,7 a 7 milioni. Il Comune valuta se spegnere dalle 23 alle 6 alcune aree verdi e ciclabili



TRENTO. Il Comune di Trento sta lavorando a un piano per il contenimento dei consumi energetici. Le misure previste - si apprende - accolgono le disposizioni nazionali del Ministero della transizione ecologica e, in aggiunta, si prefiggono di razionalizzare l'utilizzo sia dell'illuminazione pubblica sia del riscaldamento negli uffici, nelle scuole e in tutti gli edifici comunali. 

Fino ad aprile 2022 il Comune di Trento ha acquistato l’energia a prezzo fisso, da maggio il prezzo è diventato variabile, con un costo che si è triplicato nel corso del 2022. Se la spesa per l’energia elettrica nel 2021 è stata di 2,7 milioni, per il 2022 la previsione è di un esborso 7 milioni che salirà a 8,6 nel 2023

L'Amministrazione comunale ha esternalizzato il servizio di riscaldamento dei propri edifici e quindi non ha l'onere del pagamento diretto. È attualmente in fase di definizione l'accordo per il riconoscimento dei maggiori costi sostenuti dalla ditta esecutrice. Il 45,5% dei costi sono legati alle scuole, il 15% ad ambulatori e associazioni, l'11% agli uffici comunali, l'8% agli impianti sportivi interni ai plessi scolastici, il 4% alle biblioteche, il 3% alle circoscrizioni.

Negli edifici pubblici, indipendentemente dal raggiungimento delle 13 ore previste dalle nuove disposizioni nazionali, lo spegnimento del riscaldamento sarà anticipato di un'ora rispetto al passato, con temperatura a 19 gradi. Si stima così un risparmio del 10%, a cui se ne aggiunge un ulteriore 4% con la chiusura di tutte le sedi comunali il venerdì pomeriggio.

L'illuminazione pubblica, con i suoi 18.000 punti luce, rappresenta il 56% della spesa totale (per il 2022 è prevista di 3,6 milioni di euro). Sono al vaglio alcune proposte che comporterebbero la riduzione del 10%. Si è scelto di spegnere un'ora prima le 53 luci architettoniche in città. È al vaglio la scelta di spegnere dalle 23 alle 6 alcune aree verdi e ciclabili, valutandone l'impatto sulla sicurezza. Laddove è presente l'illuminazione a led con il controllore di potenza, si valuta di anticipare la riduzione d'intensità delle luci stradali dalle 22. Si è scelto, infine, di confermare le luminarie natalizie ma con riduzione del 15-20% della durata di accensione giornaliera e la limitazione del 'photomapping' alla sola piazza Duomo. C.L.













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