controlli anti covid

Rovereto, in 15 ad aspettare il proprio turno dal parrucchiere: la polizia chiude il salone

Le forze dell’ordine hanno riscontrato numerose difformità: nessun tracciamento dei clienti e assenza dell’igienizzante all’ingresso del locale. Sanzionati anche altri negozi



ROVERETO. In vista delle progressive riaperture, la task force a Rovereto formata da Commissariato di polizia, polizia Locale e Azienda sanitaria sta controllando che tutto, negli esercizi commerciali e locali pubblici, sia in regola con le normative sull’ingiene e sulla sicurezza anti Covid. 

I sopralluoghi condotti nei giorni scorsi hanno rilevato, in un esercizio commerciale, delle difformità tali da rendere necessario l’intervento dei vigili del fuoco per la presenza di estintori “scaduti”, stufe elettriche e prese elettriche non conformi alla legge. 

In un salone di parrucchiere situato nel centro città il Reparto Prevenzione Crimine della Polizia, impegnato in servizi di controllo, ha trovato un assembramento di persone all’interno del locale; l’intervento della polizia locale ha accertato la violazione delle norme sanitarie che regolano il settore dei servizi alla persona con l’attività di parrucchiere svolta senza alcun tipo di appuntamento e tracciamento dei clienti, e senza che fossero disponibili, all’ingresso, i dispositivi igienizzanti, come prevede la legge, mentre dentro il salone una quindicina di persone, anche con bambini, era in attesa contemporaneamente e senza il minimo distanziamento. Vista la gravità della situazione, oltre alle previste sanzioni amministrative per le violazioni delle normative anti Covid, le forze dell’ordine hanno proceduto alla chiusura immediata del salone per 5 giorni, intimando al titolare di adeguarsi alle basilari norme sanitarie in materia prima di procedere alla riapertura.

Oltre a ciò, all’esito dei controlli si registrano due negozi sanzionati per violazioni delle normative in materia di igiene e del commercio ed un titolare che è stato sanzionato per violazione della normativa anti COVID non rispettando i protocolli previsti per gli esercizi commerciali.













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