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Microcriminalità, a Rovereto in campo anche il Reparto anticrimine della polizia

Il sindaco Valduga incontra il questore Improta dopo gli episodi che hanno provocato allarme in città: “Ma non c’è un’emergenza”. Sarà raddoppiato il numero delle Volanti



ROVERETO. Saranno ulteriormente rafforzati i controlli a Rovereto attraverso operazioni congiunte della polizia locale e delle forze dell’ordine, ma anche con il possibile intervento del Reparto prevenzione crimine della polizia.
E’ questo l’esito dell’incontro sul tema sicurezza tra il sindaco della città Francesco Valduga e il questore Maurizio Improta, la Vice Questore Ilva Orsingher e il comandante della Polizia locale Emanuele Ruaro.
“Nessuna emergenza criminale a Rovereto, ma i i recenti episodi (spaccate, vandalismi, baby gang, fino all’ultimo episodio di aggressione a un ciclista e ai carabinieri, ndr) hanno evidenziato come alcune situazioni meritano attenzione", registra l’amministrazione comunale in una nota.
Nel colloquio, durante il quale è stato fatto il punto della situazione e sono state evidenziate le principali problematicità, il Sindaco ha ringraziato il Questore e le forze dell’Ordine e ha chiesto una valutazione delle misure già in essere.
Il nuovo questore Improta, giunto da qualche settimana in Trentino, ha garantito la massima attenzione. 
Saranno messi in campo piani di controllo straordinari, anche con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, reparto d’élite della Polizia di Stato specializzato nel controllo del territorio. Verrà implementato il numero delle volanti, raddoppiate soprattutto negli orari in cui la città è più frequentata. Continueranno le iniziative di Polizia e Carabinieri, portate avanti insieme alla Polizia locale, con il controllo degli esercizi pubblici, delle aree a rischio e degli immobili dismessi, attraverso pattuglie congiunte.

“Come già ribadito, quanto accaduto in queste settimane merita attenzione, tuttavia non si può parlare di una situazione d’emergenza - dice il sindaco Valduga - le forze dell’ordine sono presenti e vigili e la collaborazione tra tutti gli attori in campo permette un controllo efficace del territorio e li ringrazio per quanto fanno. Per risolvere il problema della microcriminalità, dopo la risposta immediata ai fenomeni emergenti, occorre proseguire a lavorare sull’integrazione, sull’educazione, sull’eliminazione del disagio sociale, attraverso un’azione a 360 gradi”.













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