Il nuovo viale Trento: design ma poco pedonale 

Crirtica Filippi (Pd): serviva un marciapiede più ampio, è addirittura ristretto La pavimentazione in cemento non drenerà l’acqua piovana e scalderà d’estate



ROVERETO . Non è facile farsi un’idea d’insieme del nuovo look di viale Trento. Anche perché fino ad ora nessuno ha mostrato il rendering - cioè la simulazione grafica - dei lavori. Che sono partiti da poco e solo alcuni segni sono visibili nelle due ali opposte del cantiere: quella sud, che si affaccia su corso Bettini, e quella nord, che invece guarda verso il quartiere Brione. In mezzo, tutto è rimasto come prima (a parte gli alberi, tagliati già in aprile). Al primo sguardo, si capisce che tra quella che dovrà essere la nuova passeggiata e quella che si presume sia la nuova ciclabile ci sarà un filare di alberi, raggruppati però a “isole”, separate da passaggi pedonali (in corrispondenza della farmacia, ad esempio, per l’ingresso e l’uscita del parcheggio della Coop e per il vicino negozio Ovs). La parte che fornisce un’idea abbastanza precisa di come si presenterà viale Trento è la zona nord del cantiere, dove è già quasi realizzato il passaggio pedonale in cubetti di porfido rossi e bianchi: osservandoli, si può intendere il senso del progetto. E già alcune possibili criticità saltano all’occhio . Su tutte, il percorso pedonale che si snoda “a serpentone” attorno alle aiole che ospiteranno la nuova alberatura. A dirsi «allibita», nello specifico, è la consigliera e capogruppo del Pd Luisa Filippi (tra l’altro residente del Brione).

«La cosa che serviva realmente in viale Trento - sostiene Filippi - era un marciapiede più ampio, per evitare il continuo passeggio sulla ciclabile. Bastava allargare l'esistente verso le case. E invece ora, con il nuovo progetto non ci passeranno neanche le carrozzine. Senza contare che la carreggiata per le auto è stata ridotta. Noto anche che non è stata accolta la richiesta di evitare la pavimentazione in cemento con bolognini, sia per un miglior drenaggio (per gli alberi e per gli acquazzoni), sia per evitare il rilascio di calore la sera. Ricordo bene il sindaco che si è messo a ridere all'assemblea pubblica di fronte alle richieste. Riassumendo: siepi ai lati no, doppia fila di alberi no, area passeggio più ampia e agevole no, pavimentazione drenante no. Buona passeggiata a tutti» ironizza la capogruppo dei Democratici.

Intanto si mobilita anche il Comitato, che si chiamerà “Salviamo gli alberi di Rovereto”, dato che quelli di viale Trento non si sono salvati dalla motosega, mentre altri ne sono minacciati in via Dante.

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