«Francesca, donna forte anche nella malattia» 

Il commovente addio alla dottoressa Donati alla chiesa di Santa Caterina L’amico don Gianpaolo ricorda «le sue incessanti domande sul senso della vita»



ROVERETO . La chiesa di Santa Caterina era straboccante ieri pomeriggio per l’ultimo saluto a Francesca Donati, la dentista roveretana che lavorava nel suo studio proprio a pochi metri, in vicolo Parolari, assieme al marito Paolo Cristel. Molti gli amici, i parenti della dottoressa anche da Ala, dalle Giudicarie e dal Lomaso, ma anche colleghi e medici, e molti pure i clienti, che con la dottoressa Donati avevano un rapporto molto informale e amichevole. A ricordare la figura della dottoressa, ma anche della donna forte e energica che c’era sotto il camice verde, è stato il celebrante, don Gianpaolo Tomasi, ex parroco di Sabbionara, che con lei aveva un rapporto di amicizia nato molti anni addietro. «L’ultima volta che ci siamo visti, mi interrogava con una serie di domande sul senso della vita. Domande a cui non potevo rispondere, perché ero a bocca aperta sotto i ferri» ha raccontato don Gianpaolo - che ha celebrato la funzione assieme a padre Gregorio Moggio dei Cappuccini e a don Enrico Setti, tutti amici di famiglia - strappando un sorriso. Dai banchi ha parlato anche Valter Leoni, storico bibliotecario della Civica Tartarotti e personaggio di grande spessore umano e culturale, che ha tratteggiato con il suo toccante intervento una donna di straordinaria capacità, soprattutto nel dare un senso alla sofferenza, alla malattia, e nel saper vivere momenti molto difficili della malattia assieme al marito Paolo. Sui banchi di testa, con il marito Paolo Cristel, c’era anche la figlia Giulia, che sta per dare luce al suo primogenito. Francesca Donati ha saputo vivere ogni suo istante con intensità, sorretta da una grande forza d’animo che l’ha portata persino a programmare i dettagli del suo funerale. Sua è anche la frase scritta sul necrologio: «È volata via finalmente libera dal dolore e dalla sofferenza e da lassù veglia su di noi e ci aspetta».

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