Le lezioni di Danzamania in diretta web dall’Australia 

Lockdown e Internet. La scuola di danza perginese ha proseguito l’attività con una piattaforma online sulla quale gli allievi hanno anche potuto seguire il corso da Sidney del coreografo Francesco Ventriglia. «Una delle poche cose belle del periodo»


Gianluca Filippi


Pergine. Francesco Ventriglia – ballerino, coreografo e direttore artistico di fama internazionale – è a Sidney. Sta facendo lezione dietro una telecamera salutando le allieve e gli allievi di Danzamania, a Pergine. Una vecchia conoscenza per l’associazione perginese. Una lunga amicizia per Maria Pia di Mauro, direttrice artistica della scuola. «E’ una delle poche cose belle che il Coronavirus ci ha portato e ci lascerà: sarebbe probabilmente stato improponibile allestire un momento simile in condizioni di “normalità”». Danzamania, una delle scuole di danza più importanti del Trentino, non si è arresa a questa situazione. Lo raccontano Di Mauro e la presidente Carla Frisanco.

Come avete gestito questo lungo periodo di chiusura?

Maria Pia Di Mauro: Nella fase iniziale c’è stato il silenzio. Nel rispetto delle regole e di coloro che hanno vissuto drammi all’interno delle proprie famiglie. Poi abbiamo cercato di essere vicini ai ragazzi, creando un appuntamento fisso settimanale per coinvolgere tutti gli allievi: giochi per i più piccoli, articoli di approfondimento per i più grandi, link a video di coreografi importanti. Tutte cose che nell’attività ordinaria non trovano spazio”.

Come è stata la risposta da parte di allievi e famiglie?

Carla Frisanco: Abbiamo coinvolto fin da subito le famiglie, attraverso un momento di confronto tramite una piattaforma on line. La risposta è stata molto positiva, nonostante i genitori già fossero impegnati in molte attività didattiche con i propri figli. C’era però bisogno di riallacciare questo legame rimasto sospeso, di confrontarsi con le preoccupazioni.

Le lezioni online sono state efficaci?

MPDM: Chiaramente non si poteva pensare di fare lo stesso lavoro, ma abbiamo trovato un modo che crediamo sia stato efficace. Tutto lo staff al completo era impegnato nelle lezioni: un’insegnante mostrava i passi e gli esercizi di danza, mentre le altre insegnanti osservavano i ragazzi e correggevano eventuali errori. Abbiamo curato molti dettagli, tanto da avere anche l’accompagnamento musicale dal vivo della Maestra Anna Libardi. Per i ragazzi è stata una prova importante: hanno dovuto misurarsi con lo spazio, con il contesto, con i problemi di connessione. Ma l’arte per fortuna va oltre questi limiti.

La fase 2 è avviata: cosa significa per Danzamania?

MPDM: Stiamo concludendo un percorso online che ci porterà al saggio finale del prossimo 13 giugno, data che avevamo fissato come sempre al Teatro Comunale. Non si farà lì, ma rispetteremo data ed orario, alle 20.30. Abbiamo fatto lavorare tutti gli allievi o ognuno ha registrato il suo pezzo. Monteremo i video e li restituiremo in occasione del saggio. Si tratta di un momento simbolico.

Ripartiranno anche le lezioni?

CF: Torneremo a Palazzo Montel da metà giugno a fine luglio. Stiamo organizzando degli appuntamenti in sala seguendo tutti i protocolli previsti, in tutta sicurezza. Abbiamo mappato tutti gli spazi, quelli di lavoro, alla sbarra. Abbiamo creato delle aree comuni e tutti i membri del direttivo hanno lavorato e dato la loro disponibilità per adeguare gli spazi alle nuove esigenze. Vogliamo ritrovare un po’ normalità e leggerezza. Siamo una realtà viva.

Quanti allievi verranno coinvolti in questa ripartenza?

CF: Gli allievi della scuola sono 130. In questi giorni stiamo raccogliendo le adesioni e le risposte sono molto positive. Non vogliamo che la cosa venga interpretata come una colonia estiva. Per noi si tratta di appuntamenti settimanali intensivi, di scuola e di esercizio.

Poi sarete pronti per partire quest’autunno?

MPDM: In effetti questa sarà una prova tecnica di trasmissione. Credo che questi protocolli ci accompagneranno a lungo e questa esperienza di aiuterà a partire già rodati. Abbiamo spazi che possono accogliere in sicurezza 9-10 allievi, in sale con capienza di 15. Quindi siamo molto sereni. Ci contiamo.













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