«La legge prevede la deroga, ma non c’era il tempo per farla»

Borgo. Negozi chiusi a San Prospereto, se n’è parlato anche in consiglio comunale martedì pomeriggio. Sull’argomento i gruppi consiliari Innova e Civiras hanno presentato una domanda d’attualità per...



Borgo. Negozi chiusi a San Prospereto, se n’è parlato anche in consiglio comunale martedì pomeriggio. Sull’argomento i gruppi consiliari Innova e Civiras hanno presentato una domanda d’attualità per fare chiarezza su una «vicenda quasi tragicomica» come l’ha definita Samuele Campestrin.

L’assessore comunale

A rispondere l’assessore Giacomo Nicoletti che ha ribadito «Sicuramente abbiamo delle colpe per quanto riguarda la comunicazione. La nostra nota di lunedì andava fatta prima».

Nicoletti ha quindi ricordato come già il 6 luglio (la legge provinciale sulle chiusure festive, è entrata in vigore venerdì 3 luglio) il Comune si è mosso per capire, contattando il Servizio commercio e anche Confcommercio e le associazioni di categoria, le quali hanno spiegato di non riuscire in tempi così stretti a rilasciare i pareri necessari. «Venerdì 10 alle 12.30 è arrivata dalla Provincia la nota esplicativa con il modello per la richiesta di parere. Un pochino tardi per chiedere i pareri a tutte le associazioni - ha proseguito Nicoletti -. Ricordo che il commercio è di tutto Borgo, non c’è solo il centro storico ma anche il centro commerciale, ciò vuol dire fare un tavolo di concertazione con più associazioni. E non è semplice. Ho letto che il Comune non sta con il commercio, posso smentirlo in qualsiasi momento. Abbiamo sbagliato anche noi e ci è servito da lezione». In risposta Campestrin ha ricordato che «l’assessore Failoni in un comunicato dice il contrario, dando la colpa al Comune e trasformando in semplicissima la richiesta di questa deroga. Credo però che se ci fosse stata più lungimiranza e a monte la legge provinciale fosse stata più chiara, con le deroghe insite nella stessa, non ci sarebbero stati problemi. Siamo stati i primi, saremo d’esempio per evitare che succeda ad altri centri». Sulla vicenda sono intervenuti con una nota i consiglieri comunali della Lega, che ricordano come «in data 8 luglio il Comune aveva già pubblicato sul sito ufficiale la preventivata chiusura degli esercizi commerciali, nonostante sia chiara la facoltà dei Comuni di poter derogare alle chiusure festive. L'amministrazione locale, invece, non si è mossa in tal senso e anzi ha dato la colpa all'amministrazione provinciale. Siamo dispiaciuti dato che comunque il parere delle associazioni datoriali del commercio e delle organizzazioni sindacali non è vincolante al fine di prevedere l'apertura in deroga dei locali».

Sindaco in video

Ieri anche il sindaco Enrico Galvan con un video ha voluto fare chiarezza sulla vicenda. «Io la scelta di fare una deroga, che la legge provinciale prevede, la devo fare concertando con le categorie sindacali e commerciali - ha spiegato -. Abbiamo un centro commerciale, una grande distribuzione, tanti piccoli negozi. Purtroppo i tempi, non per volontà nostra, non ci sono stati. Capisco le polemiche, i rimandi, il disagio dei commercianti. Siamo i primi a cui dispiace sia successo questo, in una fase di ripresa. Non è stata volontà del Comune tenere chiuso, una legge ha previsto questo, con possibilità di deroga, ma non c’è stato il tempo materiale per farlo. Potevamo essere più chiari e precisi nella comunicazione e me ne dispiaccio. Ora lavoriamo insieme nella stessa direzione». M.C.













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