l’indagine

Incendi in serie a Pergine, perquisita la casa di un 56enne

Squadra mobile e polizia locale hanno trovato elementi utili come gli indumenti ripresi dalle telecamere prima dei roghi. 20 quelli su cui si indaga. Tre quelli imputati all'uomo



TRENTO. All’alba di ieri, mercoledì 9 giugno, la Squadra Mobile della Questura di Trento, in collaborazione con la Polizia Locale di Pergine Valsugana, ha perquisito l’abitazione di un cinquantaseienne, residente a Pergine, alla ricerca di prove del suo coinvolgimento in circa 20 incendi dolosi, appiccati dal mese di febbraio ed aprile, nel territorio dello stesso comune di residenza nonché in diverse località della Val dei Mocheni.

Gli agenti della Questura di Trento e della Polizia Locale di Pergine Valsugana hanno passato al setaccio l’abitazione ove dimora l’uomo con la sua famiglia. Sono stati sequestrati alcuni indumenti, indossati dall’uomo, e ripresi attraverso il filmato di un videoamatore, al momento di dare alle fiamme alcune sterpaglie in una frazione di Pergine Valsugana.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento, sono state sviluppate in collaborazione tra la Squadra Mobile e la Polizia Locale di Pergine Valsugana.

Sono risultate cruciali e decisive le segnalazioni pervenute dai residenti di Pergine Valsugana così come di alcune frazioni, in grado di consentire l’intervento veloce e tempestivo dei Vigli del Fuoco per spegnere il fuoco ed impedire il dilagare delle fiamme, nonché di fornire alle Forze di Polizia impegnate nelle indagini, utili prove per risalire all’identità del piromane.

Proprio il contributo della cittadinanza è stato in grado di far si che emergessero le responsabilità del cinquantaseienne per quanto riguarda tre dei venti incendi, l’ultimo lo scorso16 aprile, attraverso le immagini fornite alla Polizia da un residente.

L’uomo è apparso molto confuso e sofferente sul piano psicologico.













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