Lutto nel mondo dei motori perginese: ieri il funerale 

Il motocross piange il mitico “Gianni” Lorenzi

Pergine. A 82 anni se ne è andata un’altra gloria del motociclismo perginese. Si tratta di Piergiovanni Lorenzi, per tutti “Gianni”. Il suo nome è legato all’attività del motocross perginese fino al...



Pergine. A 82 anni se ne è andata un’altra gloria del motociclismo perginese. Si tratta di Piergiovanni Lorenzi, per tutti “Gianni”. Il suo nome è legato all’attività del motocross perginese fino al 1967. Con lui Gino Alverà, Guido Zanei, Renzo Fontanari (ora scomparsi). Il suo campo gara era la pista che l’allora MC Pergine aveva allestito agli Assizzi lungo la strada che raggiunge il campo sportivo di Ischia. Poi, si limitava a seguire l’attività di motocross alle “Tòrte” altra pista, sul territorio di Sant’Orsola. La moto era una autentica passione. Tanto che aveva acquistato un esemplare della “Aermacchi Ala d’Oro”, una moto a 4 tempi che era definita un “mostro” per quegli anni. Era una moto assemblata nell’officina a Schiranna di Varese, legata ai fratelli Castiglione e quindi all’”Agusta”. Quando nel 1967 Lorenzi smise di gareggiare, l’”Ala d’Oro” passò nelle mani della Sembenini Moto di Trento e poi a Giorgio Facchinelli, classe 1942, che fu l’erede perginese sia di Gianni Lorenzi che di Renzo Fontanari, altro appassionato di moto (pilota di cross) scomparso nel dicembre scorso. Gianni Lorenzi era “mitico” negli anni ’60 per queste’ imprese e acrobazie motociclistiche.

Moto e carne

Abbinava la sua passione all’attività di famiglia (con il papà, la mamma e i fratelli): la macelleria Lorenzi è stata “storia” di Pergine. Si trovava nei locali d’angolo tra Marcadel e via Tre Novembre. Un’attività quella di macellaio che comportava anche l’abbattimento (in proprio, nei locali del macello pubblico, ora sala Maier) e la lavorazione dei capi da parte dei macellai (erano numerosi a Pergine). Era Gianni che, particolarmente robusto con un colpo netto di piccone abbatteva l’animale senza farlo soffrire. Occorre ricordare che questo era normale prassi in uso fino agli anni ’60. Per questo suo aspetto professionale, è ricordato Gianni Lorenzi, al quale è stato dato l’estremo saluto ieri in parrocchiale. R.G.













Scuola & Ricerca

In primo piano