«Ex Artigianelli, il Comune attende solo un ok provinciale» 

Il compendio di Susà. Il sindaco Roberto Oss Emer: «Nei mesi scorsi abbiamo chiesto di poter avere l’area per realizzare un parco e un campetto polivalente e, successivamente, risorse permettendo, lo spostamento di materna ed elementari»


Paolo Silvestri


Pergine. Inutile davvero cercare di girarci attorno: il compendio ex Artigianelli di Susà al solo nominarlo fa rizzare i capelli a qualsiasi perginese. La struttura è un pezzo di storia della comunità. L’edificio, che anche il semplice automobilista che transita lungo la Statale 47 non può fare a meno di notare, è in satto di abbandono. Ne abbiamo parlato nell’edizione di ieri nel raccontare il nostro breve viaggio nella frazione. E ne avevamo parlato anche qualche settimana fa nel raccontare la storia del grande mosxaico che è costodito all’interno della struttura e che corre il rischio di essere demolito. Ed anche in questo caso l’interesse per l’ex Artigianelli, come spesso nel corso degli ultimi anni è successo, è uscito dai confini perginesi per sollecitare risposte a livello provinciale. E, ovviamente, il sacco che abbiamo gettato nello stagno ieri, ha smosso subito le acque. Al punto che questa volta ad intervenire è il sindaco Roberto Oss Emer.

Il sindaco però non si limita a parlare del “mastodonte£ ai piedi della Marzola che domnina la vallata, ma fa anche il punto su altri capitoli della città che rimangono ancora aperti.

Tre passi indietro

«Nel 2017 - spiega il sindaco Roberto Oss Emer facendo subito un po’ di necessaria storia - la mia amministrazione, dopo 3 anni di trattative ha inserito l’immobile in un protocollo sottoscritto con l’allora presidente della Provincia Ugo Rossi. Un protocollo che, oltre a tutta una serie di iniziative e impegni delle parti su temi turistici, infrastrutturali, sanitari, di sviluppo economico, agrituristico della nostra comunità, prevedeva un preciso impegno da parte della Provincia per la soluzione dei temi riguardanti i grandi spazi come appunto l’ex Artigianelli, l’ex Villa Rosa, l’ex Cederna, l’ex San Patrgnano, il palazzo Crivelli».

Avanti piano

«Il protocollo - aggiunge il sindaco - è andato avanti a rilento e qualcosa si è ottenuto sul nuovo ospedale Villa Rosa che è stato riconosciuto come polo provinciale della riabilitazione e con il percorso ciclabile della Valsugana che è in fase di completamento».

«Per quanto riguarda i vari immobili - spiega quindi Oss Emer -, per tutta una serie di problematiche sorte a livello provinciale, le iniziative da parte della Provincia per una soluzione complessiva, si sono arenate. A questo punto la mia amministrazione si è mossa in autonomia sui vari compendi».

Qualche soluzione

«Per quanto riguarda San Patrignano si è fatta parte attiva per l’acquisizione da parte di una società cooperativa per l’insediamento di una struttura privata aggiunge quindi il sindaco -. Sempre per quanto riguarda l’ex Villa Rosa abbiamo favorito i contatti tra la Provincia e privati per una cessione dell’immobile per l’utilizzo parasanitario, per quanto riguarda l’ex Cederna siamo in attesa di un protocollo d’intesa con la Rurale, che ora è di fatto proprietaria dell’area, l’ha acquisita in comodato».

Il nodo ex Artigianelli

«Per quanto riguarda il compendio ex Artigianelli la mia amministrazione - sottolinea quindi Oss Emer - a ufficializzato alla Provincia nei mesi scorsi la richiesta di avere l’area per poter programmare, con la tempistica necessaria, la realizzazione sul sedime un’area a parco con un campetto sportivo polivalente e successivamente, compatibilmente con i tempi necessari ad acquisire le risorse, lo spostamento della scuola materna e della scuola primaria. Sarà necessario un confronto e una condivisione con gli abitanti della frazione che inizierà non appena la Provincia darà la disponibilità alla cessione gratuita che le norme e le leggi provinciali permettono e prevedono. In questi anni sono state numerose le richieste da parte dell’amministrazione per interventi da parte della proprietà per una messa in sicurezza e continuano i sopralluoghi da parte delle forze dell’ordine per cercare di trovare una soluzione alle continue invasioni ma non è assolutamente facile».













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