Dopo le predazioni del lupo serata informativa alle porte

Altopiano della Vigolana. «Il prossimo passo per l’amministrazione comunale sarà organizzare una serata informativa su biologia del lupo, danni, misure di prevenzione e di confronto con cittadini,...



Altopiano della Vigolana. «Il prossimo passo per l’amministrazione comunale sarà organizzare una serata informativa su biologia del lupo, danni, misure di prevenzione e di confronto con cittadini, cacciatori e animalisti» commenta il sindaco, David Perazzoli, raggiunto al telefono. Nei giorni scorsi in Vigolana si è affacciato un predatore che ragionevolmente – dicono gli agenti della forestale, dai segni lasciati sul luogo - è il lupo. L’animale ha predato nella zona di Vattaro (fra l’agritur Il Baito, in via Forno e Doss del Bue) una capra e mangiato nottetempo il cadavere di una pecora. La stazione forestale di Levico ha già raccolto i campioni per la necessaria analisi genetica di prassi, che confermerà senza ombra di dubbio se si tratti o meno di lupo, come si ipotizza.

Come noto da tempo i lupi frequentano la valle del Centa nella porzione bassa (nei pressi di Caldonazzo). Si tratta per adesso di singoli individui in dispersione. Numerose sono state finora le segnalazioni di predazioni su muflone, ad esempio. Il muflone – spiegano i forestali – è un animale alloctono, non originario del Trentino, nella cui evoluzione il rischio lupo non esisteva, dunque ne cade vittima più facilmente degli animali autoctoni, come ad esempio i caprioli. Si pone ora anche sull’altopiano, come in altre zone, la questione di proteggere adeguatamente (meglio di ora, evidentemente) le greggi, anche in previsione della stagione dell’alpeggio. Vi sono – ricordiamo - svariate forme di aiuto anche economico dalla Provincia per recinzioni, consulenze e cani da guardiania. Anche il Piano di sviluppo rurale prevede alcune misure.

Il Comune e gli allevatori della Vigolana potevano da tempo aspettarsi le prime incursioni e i tempi per prevenire sarebbero stati maturi. La sollecitazione da varie parti ad organizzare informazione e prevenzione era stata portata. Adesso l’amministrazione sembra decisa a coglierla. Gli esperti ricordano che da moltissimo tempo nelle Alpi non vi sono aggressioni all’uomo da parte dei lupi.

Nei giorni scorsi la Provincia ha pubblicato il Rapporto Carnivori 2018, dove si spiega che sono sei, forse sette i branchi di lupi sul territorio provinciale. M.D.D.













Scuola & Ricerca

In primo piano