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Caso Dalledonne, minoranza all’attacco: «Solo poltrone»

BORGO. «Man mano che si definiscono i contorni della vicenda che vede coinvolta la maggioranza comunale aumentano le nostre preoccupazioni». I gruppi Upt e Civitas stanno seguendo attentamente gli...



BORGO. «Man mano che si definiscono i contorni della vicenda che vede coinvolta la maggioranza comunale aumentano le nostre preoccupazioni». I gruppi Upt e Civitas stanno seguendo attentamente gli sviluppi della vicenda che, complice la pubblicazione di un documento riservato, vede protagonista in questi giorni l'amministrazione Dalledonne. Non credono all’intesa ritrovata, annunciata martedì da Borgo Domani e Borgo Bene Comune. «Nonostante le dichiarazioni di facciata, nel tempo il rapporto sia umano che politico tra i due gruppi che fanno capo rispettivamente a Dalledonne e Galvan si è deteriorato» spiegano Samuele Campestrin, Sandro Dandrea, Fabio Pompermaier (Upt) e Patrizia Dallafior (Civitas). E proseguono: «Ora leggiamo di una brusca inversione di marcia: tutti sorridenti e grandi pacche sulle spalle per confermare di essere pronti a sottoscrivere quell’accordo che prima faceva storcere il naso a molti ma che adesso va bene a tutti, Si antepongono gli interessi personali al bene comune».

Per l’opposizione «la lentezza con la quale vengono portati avanti temi importanti (rifiuti, telecamere, gestione acquedotto, verde pubblico, centro storico), i silenzi assordanti in consiglio comunale e le difficili risposte alle domande che, come minoranze, poniamo a sindaco ed assessori palesa una notevole, reciproca, insofferenza». I consiglieri precisano che la giunta viaggia «a due velocità»: qualcuno più di altri riesce ad interpretare in modo costruttivo la funzione assegnata e dare puntuali risposte alle richieste di cittadini e consiglieri. «Tutta questa vicenda non deve però spostare l’attenzione dei nostri concittadini dai temi importanti», aggiungono, citando politiche sociali ed ambientali, il centro storico, la sicurezza, i rifiuti: «Dobbiamo sostenere con iniziative concrete il turismo, stimolare la ripresa di rapporti di collaborazione con le amministrazioni vicine su temi quali sanità, acciaieria, sviluppo, viabilità. Borgo dovrebbe essere sui giornali per il ruolo di traino che esercita in valle e non per questi esempi di mala-politica. Serve di una guida che si occupi della comunità più che di diatribe interne e poltrone da sistemare». (m.c.)















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