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Paolo Gentiloni: "Un nuovo ordine globale? Serve un’Europa forte e autonoma”

Il commissario europeo al festival dell’Economia : «La proroga sul Pnrr sarebbe messaggio autolesionista». E prima l’incontro con Fugatti e Spinelli



TRENTO. "Una proroga dell'Italia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza sarebbe un messaggio autolesionista. Dobbiamo lavorare a testa bassa per attuare il Pnrr".

Lo ha detto il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, oggi 4 giugno al Festival dell'economia di Trento.

“La situazione globale è certamente difficile ma non bisogna lasciarsi andare alle profezie di sventura. Un nuovo ordine globale è possibile, ma serve un’Unione europea che sia forte economicamente e autonoma dal punto di vista strategico”.

“L’incertezza caratterizza certamente la fase attuale tra post pandemia e conseguenze del conflitto in Ucraina, ma non dobbiamo confondere le difficoltà con una catastrofe incombente” ragiona Gentiloni. “E soprattutto non dobbiamo favorire i rischi che effettivamente sono presenti. La guerra ha proposto il tema del disordine. La sfida per l’Unione europea è stringente: riuscire a tenere in vita gli elementi di espansione e crescita che il dopo Covid ha messo in movimento, cercando di combinare l’azione strategica verso le grandi transizioni.

Una cosa è fondamentale: se si parla di nuovo ordine serve un nuovo protagonista, un’Unione europea che sia gigante economico ma anche strategicamente autonoma”.

Per Gentiloni, sollecitato da Tamburini e Magri, “la globalizzazione non è morta, va solo ridisegnata in modo più ‘sicuro’. L’Europa non deve più dipendere dall’esterno per l’energia, i metalli rari o per i superconduttori. E serve inoltre una difesa comune rivolta anche al Mediterraneo”

La Nato, prosegue, è “un’alleanza difensiva”: “Ma una grande potenza economica e culturale come l’Unione europea non potrà non avere un approccio autonomo verso l’Africa e del Medio Oriente, che saranno un pezzo determinante del futuro del pianeta. Altrimenti ci troveremo ad essere solo spettatori tra due giganti mondiali, Usa e Cina”

"La globalizzazione in crisi dimostra che possono essere rivisti i paradigmi dell'economia territoriale. Si dimostra la dipendenza energetica e alimentare quando si parla di produrre anche in zone più vicine a noi. Un tema già emerso con il Covid e ora ancora di più, che il Festival dell'economia di Trento affronta". Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, a margine dell'incontro con il commissario europeo Paolo Gentiloni,













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