Livo, la scuola materna accoglie 11 bimbi

Livo. L’assessore provinciale Giulia Zanotelli, mentre il presidente Fugatti visitava quelle di Romeno e di Ruffré insieme ai sindaci dei due Comuni, lunedì ha presenziato alla riapertura della...



Livo. L’assessore provinciale Giulia Zanotelli, mentre il presidente Fugatti visitava quelle di Romeno e di Ruffré insieme ai sindaci dei due Comuni, lunedì ha presenziato alla riapertura della scuola materna di Livo. Anche in questa sono state prese tutte le misure per evitare i contagi a cominciare da due ingressi distinti, postazioni separate e giochi “personali”. La scuola dell'infanzia di Livo lunedì ha accolto i primi 11 bimbi. Con Giulia Zanotelli e le insegnanti erano presenti anche il sindaco Ferruccio Zanotelli e il vice Willi Zanotelli. Gli amministratori hanno scambiato qualche battuta con gli alunni e le loro maestre, oltre che con qualche mamma e con la coordinatrice pedagogica, Carla Podetti, che ha parlato degli sforzi compiuti per assicurare la riapertura della struttura ed assicurare un servizio considerato fondamentale per la crescita dei piccoli e per la conciliazione famiglia-lavoro dei genitori.

Dopo la visita all'interno della scuola, l'assessore Zanotelli ha sottolineato come questa sia stata una giornata importante: “I bambini hanno avuto la possibilità di respirare, per quanto possibile, un'aria di normalità, dopo lunghi mesi di lontananza da maestre e amichetti. Desidero ringraziare l'amministrazione comunale, la coordinatrice ed il personale scolastico che hanno operato con grande impegno e l'entusiasmo che gli è proprio, per consentire il ritorno a scuola dei bambini”.

Nel periodo pre-Covid la struttura accoglieva una trentina di alunni provenienti dal centro del Mezzalone e dai paesi limitrofi. Lunedì mattina i piccoli utenti hanno raggiunto la loro scuola con differenti modalità: i residenti a Bresimo sono arrivati a bordo dello scuolabus ed hanno avuto accesso dall'ingresso principale, mentre i coetanei accompagnati direttamente dai genitori hanno fatto il loro ingresso in aula dal retro. I due gruppi svolgono attività differenziate, secondo i protocolli introdotti dopo l'emergenza sanitaria. “Il mantenimento dei servizi nei borghi più decentrati e più in generale nelle valli, si rivela fondamentale anche in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, per soddisfare i bisogni delle comunità locali” ha concluso l'assessore.













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